Bug in Sandy Bridge. A rischio anche i notebook?Esordio non brillante per i nuovi processori Sandy Bridge di Intel. Nei chipset P67 e H67 Cougar Point è stato scoperto un bug, che determina la riduzione delle prestazioni delle porte SATA II.


Intel ha annunciato, con un comunicato stampa, di aver trovato un bug nei chipset P67 e H67 Cougar Point che accompagnano i nuovi processori della serie Sandy Bridge per sistemi dekstop. Secondo i primi dati, il richiamo dei prodotti costerà all’azienda circa 1 miliardo di dollari. Oltre aspetti puramente finanziari, la falla interesserebbe soprattutto le prestazioni delle porte Serial ATA II da 3 Gbps che, talvolta, registrerebbero un calo progressivo limitando, di conseguenza, l’operatività delle porte stesse e dei dispositivi ad esse collegati quali hard disk, SSD o lettori DVD.

Intel Sandy Bridge

Il difetto sembra però non riguardare le porte SATA da 6 Gbps. Secondo quanto si apprende, l’inconveniente deriverebbe da un transistor con gate molto sottile, a cui arriverebbe una tensione di attivazione maggiore di quanto necessario,  provocando dispersione di corrente ed eventualmente rottura delle porte SATA II. La soluzione proposta da Intel consisterebbe proprio nel togliere tensione a tale transistor, in quanto non fondamentale per il corretto funzionamento dell’architettura.

Considerando che sono circa 8 milioni i chipset prodotti e affetti da questo bug, e che la problematica richiede un intervento diretto sull’hardware e non è quindi risolvibile tramite aggiornamento di firmware o simili, è chiaro che il chipmaker californiano e gli OEM si stanno organizzando in tutta fretta per gestire il richiamo dei prodotti difettosi e per la successiva sostituzione. La vendita dei chipset Serie 6, attualmente bloccata, verrà ripresa nel corso del mese almeno parzialmente. Per un pieno regime si dovrà attendere probabilmente il mese di aprile.

L’azienda di Santa Clara ha comunque reso noto che gli utenti che dispongono di un PC desktop equipaggiato con tale chipset possono continuare ad utilizzarlo senza particolari problemi anche se è consigliabile accordare eventuali operazioni di sostituzione. C’è da precisare che il bug affligge soltanto le soluzioni Sandy Bridge del settore desktop. Per il momento non ci sono avvisi riguardo malfunzionamenti dello stesso tipo legati ai prodotti per il settore mobile. Se si pensa alla forte diffusione che tali processori stanno avendo in questo contesto, un’eventuale problematica anche nei notebook, avrebbe davvero un impatto enorme sui piani logistici di Intel.

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