Batteria ibrida a luce e calore da FujitsuI laboratori Fujitsu hanno sviluppato un materiale organico capace di funzionare come cella fotovoltaica o come termogeneratore in base alle necessità. In un prossimo futuro sarà possibile raccogliere energia da luce e calore contemporaneamente.


La ricerca sta facendo passi avanti estremamente importanti sul versante delle batterie e dell’alimentazione. Considerando che, proprio nelle scorse ore, vi abbiamo presentanto la batteria più piccola al mondo sviluppata in ambiente controllato, appare evidente che i maggiori produttori a livello internazionale hanno tutto l’interesse nel migliorare le prestazioni offerte dagli accumulatori. Oggi arriva la notizia secondo cui Fujitsu ha realizzato un dispositivo capace di accumulare energia sia dal calore che dalla luce. Una sorta di doppia alimentazione, dunque, integrata in un unico device.

Batteria Fujitsu a luce e calore

La tecnologia, basata sul processo di Energy Harvesting che consente di raccogliere energia dall'ambiente per convertirla in elettricità, è ancora prematura per un uso pratico massiccio ma, se messa a punto in maniera completa, potrebbe dar luogo ad una soluzione da applicare anche ai vestiti permettendo agli esseri umani di divenire dei veri e propri generatori perpetui di energia. Uno scenario estremamente interessante che i Fujitsu Laboratories stanno dipingendo con efficacia.

Ma questo dispositivo come è costituito? La soluzione è in grado di funzionare come generatore termoelettrico o come cella fotovoltaica in base a come sono organizzati i circuiti interni che collegano due materiali semiconduttori di tipo P ed N. Ed è proprio in questo contesto che Fujitsu è riuscita a sviluppare un materiale organico ad elevata efficienza, capace di assolvere a queste due diverse funzionalità.  Le applicazioni possibili per una soluzione di questo tipo potrebbero essere numerose e coprire vasti settori da quelli più propriamente tecnici a quelli sociali.

Secondo le prime indiscrezioni, le intenzioni dei Fujitsu Laboratories consistono nel cercare di portare la tecnologia sul mercato entro il 2015. Riguardo Energy Harvesting, ricordiamo anche le sperimentazioni di un gruppo di ricercatori giapponesi per lo sviluppo di una batteria capace di ricaricarsi grazie alle vibrazioni.

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