Nel futuro i nostri computer portatili potrebbero condividere la nostra passione per le bevande zuccherate: un team di ricercatori americani ha realizzato un prototipo di batteria alimentata a glucosio.


Un team di ricercatori della Saint Louis University, Missouri, ha sviluppato una cella a combustibile che utilizza come fonte di energia praticamente qualsiasi sorgente di zucchero, dalle bibite alla linfa delle piante. Anzi, lo zucchero sarebbe un ottimo combustibile, capace di una autonomia dalle tre alle quattro volte superiore alle comuni batterie agli ioni di Litio.

Oltre al vantaggio in termini di durata, le nuove fuel cell avrebbero anche il pregio di essere biodegradabili e potrebbero costituire una alternativa ecologica alle batterie al Litio. Questi, in sintesi, i risultati di uno studio presentato alla 233ª edizione del meeting nazionale dell'American Chemical Society.

"Questo studio dimostra che fonti rinnovabili di energia possono essere impiegate direttamente nelle batterie per condurre ad un approccio pù efficiente rispetto a quello basato sui metalli" ha dichiarato la dott.ssa Shelley Minteer, Ph.D. in Elettrochimica presso la Saint Louis University. "È la dimostrazione che, combinando chimica e biologia, possiamo realizzare una batteria migliore, anche per l'ambiente".

Lo zucchero, sotto forma di glucosio, fornisce energia a tutti gli organismi viventi,ma gli sceinziati solo di recente sono riusciti a convertirlo in elettricità. Da allora sono stati effettuati altri tentativi di creare una cella a combustibile alimentata a zucchero, ma Minteer sostiene che la sua versione è la più potente. Come dimostrazione è stato mostrato un minuscolo prototipo di questa batteria, dalle dimensioni di un francobollo, che è riuscito ad alimentare una calcolatrice portatile. Se i test dovessero proseguire con successo, la batteria sarebbe pronta per la commercializzazione entro 3-5 anni.

Come in altre celle di combustibile, vengono utilizzati dei particolari enzimi in grado di trasformare lo zucchero in elettricità, ottenendo come residuo acqua. Il sistema è stato testato con linfa e con mix di bevande di vario genere, dando buoni risultati, anche se il miglior combustibile resta sempre una zolletta di zucchero disciolta in acqua.

La scoperta piace soprattutto ai militari per la sua capacità di fornire elettricità convertendo sostanze zuccherine presenti in molti ambienti naturali. Quando la sua introduzione nei notebook?

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