Grandi novità in vista per il colosso di Mountain View, che al Google I/O ha presentato Android L, una nuova release che introduce anche un'interfaccia rinnovata secondo un nuovo design chiamato Material, un'esperienza d'uso che sarà estesa anche a Chrome OS e ad altri sistemi operativi e che arriverà su più formati, smartphone, tablet, notebook e wearable.


Il Google I/O si è aperto in grande stile con l'esordio della prossima major release di Android, per il momento indicata solo come L e attualmente ancora allo stadio di developer preview. Android L avrà 5000 nuove API che consentiranno di utilizzare l'OS del robottino verde non soltanto su smartphone e tablet ma anche su altri device. A tale proposito è stato introdotto un nuovo criterio di design, chiamato Material, che aiuterà a unificare le GUI di Android, Chrome OS, delle altre varianti utilizzate ad esempio negli indossabili e anche dei servizi Web.

Il nuovo stile grafico è anzitutto molto più flat rispetto al passato, mentre gli elementi fanno un grande impiego di animazioni e campiture di colore omogenee che servono anche per rendere più facilmente comprensibile all'utente quali sono gli elementi mobili e quelli in primo piano, rendendo l'intero insieme molto più dinamico. Il Material Design inoltre coinvolgerà ora anche le app proprietarie, così da introdurre un elemento di maggior continuità ed omogeneità dell'esperienza d'uso, contribuendo a rendere la GUI più consistente e razionale.

Anche il font Roboto è stato rivisto per integrarsi al meglio nell'insieme. Ovviamente però Android L non si esaurisce nella nuova interfaccia, tantissime infatti sono anche le funzionalità nuove o riviste. La lock screen ad esempio sarà ora popolata da notifiche dinamiche, che potranno essere eliminate oppure cliccate con un doppio tap per avviare la corrispondente app. Rivisto anche il sistema di notifiche, che potranno ora essere visualizzate sempre in primo piano anche quando ci sono delle app aperte.

Novità anche per le performance: oltre all'introduzione di tantissime ottimizzazioni che miglioreranno la reattività, Android L abbandonerà la virtual machine Dalvik per adottare un nuovo runtime chiamato Art che migliorerà le prestazioni delle applicazioni e sarà pienamente compatibile con architetture a 64 bit, indipendentemente dal fatto che siano ARM o x86.

Per l'autonomia invece Google ha avviato un programma di analisi assai approfondito, Project Volta, teso a migliorare drasticamente i consumi ed ha introdotto una nuova modalità di risparmio energetico che dovrebbe prolungare di 90 minuti l'autonomia dei dispositivi quando la batteria è quasi scarica. Infine è stata prestata molta attenzione anche alla sicurezza, grazie all'introduzione di diverse funzionalità di sicurezza e di una nuova funzione di formattazione da remoto che consentirà di cancellare i contenuti da uno smartphone o un tablet perso o sottratto. Il codice della preview L sarà disponibile a partire da oggi per tutti i developer.

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