I computer di bordo della Stazione Spaziale Internazionale sono stati contagiati da un virus: un worm praticamente inoffensivo sarebbe stato veicolato tramite uno dei computer portatili degli astronauti. Per la Nasa si tratta solo di un piccolo fastidio.
Un virus ha attaccato i computer della Nasa: non si tratta di film o finzione, ma di un episodio accaduto veramente all'interno della Stazione Spaziale Internazionale, in orbita a 350Km di distanza dal pianeta Terra. Nonostante la grande curiosità scatenata dall'evento, in realtà non vi è alcun risvolto sensazionale. Un semplice worm, identificato con il nome "Gammina.AG", avrebbe infettato uno dei computer di bordo a causa di una disattenzione di uno degli astronauti, senza tuttavia avere la possibilità di causare alcun danno.
Il virus è infatti un malware progettato per impadronirsi delle chiavi di accesso di alcuni videogiochi online, e non è in grado di intaccare il funzionamento del computer infettato, che si occupa di gestire la nutrizione del personale di bordo, ed è utilizzato saltuariamente per l'invio di e-mail sulla Terra. Il calcolatore che ha contratto il virus inoltre non interagisce con la strumentazione di bordo, per cui la vita degli astronauti presenti nella stazione spaziale non è assolutamente in pericolo di vita, come forse qualcuno vorrebbe far credere per attirare l'attenzione dei media.
La Nasa ha confermato l'accaduto, considerandolo ufficialmente un "piccolo fastidio": il worm sarebbe stato veicolato da una penna USB ad uno dei computer portatili introdotti nella SSI dagli astronauti stessi, che non hanno probabilmente dedicato particolare attenzione alle procedure di sicurezza previste. Non è comunque la prima volta che un virus riesce ad introdursi nei computer della Nasa, ammette l'agenzia governativa statunitense. Gli esperti della Nasa sono attualmente al lavoro per la rimozione del virus e le misure di sicurezza verranno comunque probabilmente migliorate per prevenire la ripetizione di simili accadimenti.
