Un manager di Dell smorza l'entusiasmo che circonda il nuovo sistema operativo Microsoft Windows 7: i prezzi delle licenze aumenteranno troppo dispetto a Windows Vista e Windows XP.
Su Windows 7 si appuntano le attenzioni di quanti, delusi da Windows Vista, hanno fatto ritorno al vecchio Windows XP. Il futuro sistema operativo a finestre, infatti, si preannuncia come una netta inversione di rotta rispetto a Vista: quanti hanno provato la RC di Windows 7, disponibile pubblicamente per il download sul sito di Microsoft, hanno riportato impressioni positive.
Con Winodws 7 anche l'hardware limitato di un netbook risulta scattante, lontano anni luce dalla greve lentezza di Windows Vista. Insomma, c'è grande entusiasmo per il prossimo sistema operativo a finestre che dovrebbe debuttare ad Ottobre 2009 o al limite a Natale.
Se gli utenti questa volta sono soddisfatti, i produttori invece hanno qualche rimostranza sul prezzo. Sembra, infatti, che la licenza di Windows 7 possa essere davvero troppo esosa, tanto che un dirigente di Dell avrebbe dichiarato a CNet: "Se c'è un motivo che potrebbe influenzare la diffusione, rallentando l'adozione e spingendo i clienti ad aspettare, è il fatto che il prezzo medio è più alto di quello di vista ed XP."
Il problema non riguarda solo i PC vendor che acquistano numerose licenze ODM ma si rifletterà inevitabilmente anche sui consumatori finali che vedrebbero lievitare il prezzo del proprio PC notebook o desktop.
La domanda che ci poniamo, quindi, è: quanto questo ritocco ai listini dipende dai costi sostenuti per sviluppare le nuove features e quanto invece deriva dai feedback positivi degli utenti? Abbiamo, infatti, la percezione che molti di noi siano realmente disposti a spendere qualcosa in più pur di poter definitivamente accantonare Windows XP. Gli esperti di marketing di Microsoft l'avranno notato?