Tablet con cerniere flessibili? Ci pensa NokiaIl colosso finlandese ha sviluppato delle particolari cerniere flessibili che potrebbero essere utilizzate nei tablet di prossima generazione. Un video ne dimostra l’efficacia.


Nokia ha sviluppato delle cerniere ultra flessibili con connessione dati integrata. Questo genere di soluzione potrebbe rappresentare un importante punto di svolta nella produzione di tablet o smartphone di ultima generazione, di quelli per intenderci equipaggiati con una tastiera docking o comunque convertibili. Rispetto alle attuali cerniere in materiale plastico o metallico, quelle del colosso finlandese dovrebbero garantire una maggiore versatilità d’uso e un migliore comfort.

Nokia cerniere flessibili

Secondo quanto spiegato nella documentazione del brevetto depositato presso l’USPTO statunitense, la struttura delle cerniere sarebbe formata da due differenti strati: il primo comprendente un elastomero ed il secondo formato da un tessuto composito. Quest’ultimo potrebbe essere realizzato in Kevlar o Cordura anche se Nokia fa sapere che le combinazioni di materiali potrebbero essere molteplici. In ogni caso, le cerniere integrano un sistema elettrico che collega le parti hardware dei dispositivi collegati alle cerniere stesse. Questo sistema garantirebbe la trasmissione dati in entrambi i versi.

Se si considera che Nokia ha già dimostrato di essere interessata a device caratterizzati da nuovi form factor (basti ricordare il progetto Nokia Kinetic) appare evidente che lo sviluppo di cerniere flessibili possa rappresentare una tappa intermedia verso nuovi traguardi o obiettivi. Soltanto a titolo di esempio, la cerniera flessibile brevettata da Nokia potrebbe essere integrata nei futuri tablet Windows 8 ed Windows RT, ma si tratta soltanto di ipotesi.

Resta da considerare, infatti, anche che l’assegnazione di un brevetto non sempre si traduce nella conseguente realizzazione del prodotto. Nokia stessa, tra l’altro, nel passato ha dato prova di essere interessata a sfruttare commercialmente i suoi brevetti concedendoli spesso in licenza a terze parti.

Fonte: Slashgear

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