Qualcomm Quick Charge 2.0: ecco come funziona!Qualcomm ha introdotto già da quasi due anni la tecnologia di ricarica rapida Quick Charge 2.0 ma solo adesso, con un video, ha spiegato un po' meglio come funziona. Interessati? Continuate a leggere.


In attesa che qualcuno sviluppi nuove tecnologie per batterie in grado di durare almeno 24 ore, Qualcomm ha pensato bene di risolvere almeno parzialmente il problema guardandolo dal punto di vista opposto. Se le batterie si scaricano troppo velocemente e ci impiegano tra le due e le tre ore per ricaricarsi completamente, un modo per aumentare l'autonomia può essere proprio quello di diminuire i tempi di ricarica. Per questo motivo ha sviluppato la tecnologia Quick Charge, che agli inizi del 2013 ha raggiunto la versione 2.0.

Qualcomm Quick Charge 2.0

All'epoca però il chipmaker californiano si limitò a snocciolare qualche dato significativo, sostenendo che utilizzando uno dei propri SoC compatibili con Quick Charge 2.0 i tempi sarebbero diminuiti di ben il 75 %. Ma come? Sono dovuti passare quasi due anni per scoprirlo, visto che solo in questi giorni Qualcomm ha rilasciato in merito un video ufficiale. Sostanzialmente le batterie si ricaricano grazie alla corrente elettrica fornitagli: maggiore è il quantitativo applicato minori saranno i tempi di ricarica, ma ci sono dei limiti che non possono essere superati, per evitare danni ai device stessi.

Tutti i dispositivi posseggono infatti a tal fine circuiti appositi in grado di limitare la corrente in ingresso, mentre gli alimentatori trasformano la tensione di linea in uscita dalle prese elettriche delle nostre case dai 220 Volt in alternata ai 5 Volt in continua. La prima generazione di questa tecnologia non faceva altro che aumentare l'assorbimento di corrente massimo, innalzandolo a 2.0 Ampere e riducendo così il tempo di ricarica. Quick Charge 2.0 lo ha aumentato ulteriormente, portandolo a 3 A, con valori di tensione pari a 5, 9 o 12 V, a seconda del device da utilizzare (gli smartphone ad esempio si fermano a 5 V).

Presente su diversi modelli di Snapdragon 200, 400, 410, 615, 800, 801 e 805, Quick Charge 2.0 dovrebbe quindi velocizzare ulteriormente l'operazione di ricarica, abbattendo di circa il 75 % il tempo richiesto normalmente per l’operazione, a parità di capienza della batteria.

Ovviamente bisogna anche tenere conto che parliamo sempre di risultati ottenibili esclusivamente collegando il device tramite l'alimentatore all'impianto elettrico, impossibili invece da conseguire utilizzando una porta USB, non in grado di fornire abbastanza corrente per limiti imposti proprio dallo standard. Inoltre bisognerà acquistare un adattatore dedicato, dotato di supporto per Qualcomm Quick Charge 2.0, perché anche se si possiede uno smartphone o un tablet con uno dei SoC compatibili, i produttori solitamente danno in dotazione carica batterie standard che non superano i 2 A.

Via: androidauthority

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