PocketCHIP e PockulusCHIP, da board a console e visore VRPocketCHIP e PockulusCHIP sono due accessori della single-board CHIP che, con pochi dollari, la trasformano in una console da gioco portatile e in un visore VR. PocketCHIP è già disponibile a 45$, l'altro arriverà nei prossimi mesi.


CHIP è quello che in gergo tecnico viene chiamato "PCoB", vale a dire PC on board, un piccolo computer ad un prezzo davvero irrisorio. Lanciato nel 2015 attraverso una campagna su Kickstarter, la single board ha un processore Allwinner R8 da 1GHz, 512MB di memoria, WiFi 802.11n e Bluetooth 4.0. Costa appena 9 dollari, circa 8 euro. Ma cosa si può fare?

PocketCHIP

CHIP può essere collegato ad un display, con tastiera e mouse, in sostituzione di un Mini PC ma grazie ad un accessorio può trasformarsi anche in una vera e propria console da gioco. PocketCHIP è stato lanciato un anno fa e da qualche mese la società ha avviato le prime spedizioni ma solo per chi aveva creduto nel progetto originale. Adesso PocketCHIP è in preordine per tutti al prezzo di 49$, ma le consegne in questa fase slittano a fine giugno. Si tratta comunque di un'offerta limitata nel tempo, perché il prezzo definitivo sarà di 69$, che già comprende i 15$ di PICO-8, un programma di "fantasy console" per la creazione, riproduzione e condivisione di videogames retrò. PocketCHIP comprende un display da 420 x 272 pixel, una batteria che dovrebbe funzionare per 5 ore ed una tastiera QWERTY per la digitazione con i pollici. C'è anche un foro nella parte inferiore, che permette di alloggiare una penna/matita come cavalletto.

Ma non è tutto: PockulusCHIP è un sistema di realtà virtuale da utilizzare in abbinamento a PocketCHIP, in pratica un visore in stile CardBoard di Google che trasforma il Mini PC da 49$ in un sistema VR. E pensare che l'idea era stata concepita inizialmente come un pesce d'aprile.

PockulusCHIP

PockulusCHIP richiede alcune parti stampate in 3D ed un set di lenti per regolare la distanza focale. Non sostituisce certamente un visore VR di alto livello (la bassa risoluzione dello schermo dovrebbe creare il tipico "effetto zanzariera"), ma quantomeno è un valido esempio di come le single-board possono sostituire qualsiasi dispositivo - compresi quelli di realtà virtuale - con un pizzico di coraggio e ingegno.

Via: Liliputing

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