Dove sono finiti il tablet Vivaldi e la scheda Improv?Dopo anni di sviluppo, Vivaldi e la scheda Improv potrebbero aver terminato la loro corsa. Il mercato sempre più affollato di tablet e Mini PC, la scarsa domanda di dispositivi open-source e le difficoltà finanziarie potrebbero aver spento il sogno "open" degli sviluppatori.


Qualche anno fa un gruppo di sviluppatori, in collaborazione con il team di KDE, realizzò un tablet basato su un software open source. Fu annunciato nel 2012 con il nome di Spark, rinominato qualche mese dopo come Vivaldi, aggiornato nell'hardware l'anno successivo ma non ancora disponibile sul mercato. Qualcosa non quadra. Secondo le ultime indiscrezioni né Vivaldi né la scheda Improv, basata su ARM e annunciata nel mese di novembre, saranno mai ultimati. I due progetti sono naufragati ma le ragioni non sono ancora note.

Sia il tablet Vivaldi che la scheda Improv sono dei dispositivi "aperti", quindi in grado di eseguire un software completamente gratuito. L'idea è (o forse è meglio dire: era) quella di creare delle piattaforme economiche ed accessibili, ma soprattutto non basate su software proprietario, come i sistemi operativi "chiusi" di Google o Microsoft.

Vivaldi Flying Squirrel

L'anno scorso, dopo mesi di incertezze e ad un passo dall'abbandono, gli sviluppatori di Vivaldi incrociarono il progetto della piattaforma EOMA-68. Queste schede sono moduli ARM-based, che attualmente girano su un SoC Allwinner A20 e supportano sistemi operativi Linux, come Debian. EOMA-68 ha le dimensioni e la forma di una scheda PCMCIA quindi, nel caso si voglia aggiornare il PC desktop, il tablet, il notebook o qualsiasi altro dispositivo basato su questo modulo, basta tirar fuori la board e sostituirla con un modello più potente.

Sia il tablet Vivaldi che la scheda Improv dovevano essere basati su una EOMA-68 board ma, come sottolinea Phoronix, qualcosa è andato storto. Leggendo i commenti degli sviluppatori ed alcuni post sui forum di discussione, l'accordo è saltato. Sembra che la scarsa domanda di tablet e schede abbia annullato il contratto con il produttore cinese che doveva realizzare i dispositivi e compromesso i rapporti con Rhombus Tech, che ha progettato la piattaforma EOMA-68. Probabilmente nei prossimi mesi potremo acquistare EOMA-68 al dettaglio, ma non la vedremo a breve in tablet o altri sistemi, e sicuramente non nel Vivaldi o nella scheda Improv.

Rispetto a qualche anno fa, il panorama high-tech è cambiato. Adesso ci sono decine di TV Box con processore ARM, capaci di supportare Android o Linux (anche se la maggior parte non supporta la grafica con accelerazione hardware), Bunnie Huang ha terminato con successo una campagna su Kickstarter per costruire un notebook open-source e Google sta sviluppando una piattaforma per smartphone modulari, che consentirà agli utenti di aggiornare i singoli componenti sui propri dispositivi senza dover acquistare un nuovo smartphone. EOMA-68, Vivaldi e Improv potevano essere rivoluzionari qualche anno fa, ma ormai quel tempo è passato.

Via: Liliputing

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