Nvidia citata in giudizio dai possessori di notebook HP, Dell e Apple Alcuni possessori di notebook HP, Dell e Apple con GPU Nvidia fallate hanno querelato congiuntamente il chipmaker di Santa Clara: se l'azione si tramutasse in class-action, il colosso potrebbe essere costretto a risarcire milioni di consumatori.


Il caso delle schede video Nvidia fallate torna ancora una volta alla ribalta: cinque possessori di computer portatili prodotti da HP, Dell ed Apple afflitti dal problema hanno infatti deciso di querelare il produttore californiano per non aver saputo gestire in maniera appropriata la vicenda, violando così i diritti dei consumatori. La questione scoppiò nell'estate del 2008, quando a seguito di numerose lamentele Nvidia ammise un problema di surriscaldamento per alcune delle sue GPU, dovuto all'utilizzo di saldature poco efficienti.

Nvdia GeForce 8700M

Nvidia fu costretta a stanziare 196 milioni di dollari per pagare le spese di sostituzione delle GPU fallate ai produttori coinvolti nella vicenda, tra i quali spiccavano i colossi statunitensi HP, Dell ed Apple, ma non tutti i consumatori ebbero la possibilità di godere di questo privilegio. Se da una parte Apple annunciò infatti una estensione di garanzia di due anni per i prodotti dotati di scheda video difettosa, HP e Dell rilasciarono un BIOS modificato, progettato da Nvidia, per aumentare la velocità della ventola del notebook e diminuire le frequenze dei chip delle schede incriminate.

Successivamente anche le due compagnie estesero il periodo di garanzia per i loro notebook, assicurando in taluni casi la riparazione gratuita. Secondo l'accusa tuttavia, lo sviluppo di un BIOS modificato da parte di Nvidia non sarebbe altro che un rimedio inadeguato e grossolano, incapace di risolvere il problema: l'elevata temperatura della GPU infatti metterebbe a rischio l'integrità degli altri componenti hardware, e l'incremento di velocità della ventola si tradurrebbe in una minore durata della batteria, favorendo il suo prematuro deterioramento.

Per questo motivo si chiede a Nvidia di adottare per tutti i casi l'unico rimedio considerato adeguato: la sostituzione della GPU. Se l'azione legale mossa dai cinque consumatori acquisisse lo status di class-action il caso coinvolgerebbe milioni di utenti insoddisfatti, e Nvidia potrebbe essere obbligata a stanziare nuove risorse per la sostituzione di tutte le schede video fallate (riconosciute come tali) in circolazione.

 

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