Notebook con Windows 10: Intel Skylake è in ritardoSecondo alcune fonti Intel avrebbe deciso di rimandare l'esordio delle CPU Skylake di nuova generazione, inizialmente attese per gli inizi del primo trimestre 2015, facendolo slittare alla fine dello stesso trimestre o anche all'inizio del successivo, al fine di non danneggiare il ciclo di vita dei notebook con CPU Broadwell. La mossa però potrebbe penalizzare il mercato nel suo insieme.


Secondo Digitimes Research, Intel potrebbe decidere di rinviare l'esordio sul mercato dei processori Skylake, spostandolo dagli inizi del primo trimestre del prossimo anno alla fine dello stesso periodo o addirittura all'inizio del trimestre successivo. Insomma da gennaio a marzo-aprile. Il successore degli attuali Broadwell sarebbe stato fatto slittare in avanti proprio per non penalizzare le vendite dei notebook con le CPU attuali, visto che i modelli mainstream di questa nuova famiglia, che poi sono quelli a più grande diffusione, non saranno rilasciati prima degli inizi di gennaio prossimo.

Intel Skylake

Intel dunque in questo modo andrebbe a tutelare i propri prodotti e quelli dei propri partner ma secondo gli analisti di Digitimes questa scelta in realtà potrebbe penalizzare l'intero mercato, facendo crollare le vendite di notebook tra la fine del 2014 e gli inizi del 2015, per diversi motivi. Anzitutto molte aziende dovrebbero raggiungere il proprio periodo di aggiornamento alla fine del 2014, quando Microsoft terminerà definitivamente il supporto a XP e molte potrebbero dunque decidere di attendere alcuni mesi, fino al debutto di Windows 10, prima di aggiornare il proprio parco macchine.

L'azienda di Redmond inoltre darà probabilmente il nuovo OS in licenza gratuita a tutti i possessori di Windows 8, demotivando così un'ulteriore fetta di acquirenti a sostituire il proprio computer, desktop o portatile che sia. Infine i nuovi notebook con CPU Skylake non saranno disponibili prima degli ultimi mesi del 2015, perché Intel avrebbe fissato il rilascio dei primi esemplari tra la trentasettesima e la quarantasettesima settimana del 2015, ossia tra la fine di agosto e quella di ottobre e bisogna tener presente che normalmente servono poi almeno altre 4 o 5 settimane prima che i prodotti finiti siano disponibili.

Insomma, almeno stando agli analisti Digitimes, la decisione di Intel potrebbe forse evitare cali alle vendite dei device con processore Broadwell ma nel medio termine potrebbe far calare ulteriormente i numeri di un mercato già da tempo in flessione.    

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