Negroponte, fondatore del progetto "One Laptop per Child" (OLPC) e sostenitore delle virtù della Rete, si accolla un nuovo incarico: è ambasciatore della campagna "Internet for Peace", che vuole proporre il Web al premio Nobel per la Pace nel 2010.
Vinton Cerf, Tim Berners-Lee e Larry Roberts. Forse questi tre nomi non vi dicono nulla ma si tratta di tre "padri" di Internet, di tre personaggi che insieme ad altri hanno avuto un peso fondamentale nella nascita e nello sviluppo del Web come strumento di libera circolazione di dati ed idee. E' per questa ragione che a febbraio verrà presentata a loro nome la candidatura di Internet al Nobel per la Pace.
Con un testimonial d'eccezione: Nicholas Negroponte, presidente del MIT Medialab, noto agli appassionati di mobile computing come il papà dell'OLPC, l'antesignano dei netbook, un visionario computer a basso costo il cui scopo unico è quello di contribuire ad abbattere il digital divide nei Paesi in Via di Sviluppo. Negroponte è a Roma per partecipare alla Fiera della Scienza e per raccogliere adesioni a questo nuovo progetto.
La candidatura del Web al Nobel per la Pace giunge in un momento fortemente significativo perché coincide con il braccio di ferro che vede contrapposti da un lato Google e Stati Uniti e dall'altro la Cina sulla tutela dei diritti dell'uomo e che ha spinto il motore di ricerca di Mountain View a non accettare filtri censori sui risultati della sua versione cinese. Tutti si aspettano conseguenze eclatanti, tutti ci auguriamo (compreso Negroponte) che possano essere prese, sorprendentemente, scelte all'insegna del progresso e della libertà di pensiero e di espressione.
Forse il Web merita davvero un Nobel per la Pace.
