NEC LaVie Zero Hybrid: ibrido 2-in-1 con Core M e Intel RealSenseNEC ha lanciato un nuovo ibrido 2-in-1 da 11.6 pollici con tastiera dock staccabile, processore Intel Core M e Intel RealSense 3D. Prezzo e disponibilità non sono ancora noti.


Anche se l'annuncio non è avvenuto al CES 2016, NEC ha approfittato della fiera di Las Vegas per allargare la sua linea di ibridi 2-in-1 con un nuovo modello LaVie da 11.6 pollici, dotato di tastiera dock staccabile. Teniamo a precisare che, nonostante l'azienda giapponese non distribuisca i suoi prodotti in Europa (e quindi in Italia), non escludiamo che nel prossimo futuro gli stessi dispositivi arrivino dalle nostre parti con il marchio Lenovo, visto che l'azienda cinese ha rilevato la divisione PC di NEC qualche anno fa ed ha già ribrandizzato alcuni dei suoi ultraportatili. Ecco quindi che il lancio di LaVie Zero Hybrid acquista un nuovo valore, anche per noi.

NEC LaView Hybrid Zero

Al momento non conosciamo la scheda tecnica completa né i prezzi di vendita. Sappiamo solo che LaVie Zero Hybrid è un tablet di fascia premium, con telaio in lega di magnesio e batteria di riserva nella tastiera dock per un'autonomia molto estesa. Non è il primo dispositivo della famiglia, visto che l'anno scorso ha debuttato il convertibile (cerniera da 360°) LaVie Zero Hybrid da 13.3 pollici, ma a differenza del fratello maggiore il nuovo LaVie Zero Hybrid adotta un concept 2-in-1 che consente di rimuovere la tastiera (e quindi alleggerirne il peso) se non si ha la necessità di scrivere.

Nella modalità notebook (quindi con tastiera agganciata), NEC LaVie Zero Hybrid pesa circa un chilogrammo, ma il solo tablet non supera i 500 grammi. A bordo, l'azienda giapponese ha scelto di installare un processore Intel Core M (Skylake) ed una fotocamera Intel RealSense 3D, una piattaforma quindi più modesta rispetto ai Core i5/i7 (Broadwell) presenti nella versione da 13.3 pollici che, nonostante le dimensioni, pesa poco più di 900 grammi.

Per ora è tutto, torneremo a parlarne in tempo per la commercializzazione o chissà per qualche ribranding.

Via: Liliputing

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