XBMC cambia nome e logo e diventa KodiXBMC cambia nome (e logo) e diventa Kodi, ma resterà open-source e gratuito per gli utenti. Il vecchio marchio non era registrato e creava diversi problemi agli sviluppatori.


Addio XBMC, benvenuto Kodi. Al di là del nome (e del logo) in realtà non c'è alcun cambiamento, nel senso che aspetto e funzioni sono quelle a cui si è abituati, con le ovvie novità legate all'introduzione di una release. Ma se per l'utente consumer cambia poco, per l'azienda che sviluppa il software cambia quasi tutto.

E' una storia lunga quella di XBMC, che inizia all'epoca della prima Xbox di Microsoft che, come ricorderete, era una console strettamente legata ai videogiochi. Così 12 anni fa qualcuno pensò di sviluppare una soluzione in grado di trasformare il device in un media PC. Il primo nome fu quindi Xbox Media Player. Con le versioni successive però le funzionalità disponibili aumentarono e così il nome passò ad essere Xbox Media Center, infine semplicemente XBMC.

Kodi

Col passare degli anni però il nome è diventato sempre meno adeguato. XBMC non è compatibile con le ultime console Microsoft che del resto non ne hanno più bisogno, avendo sviluppato per design un fortissimo orientamento multimediale.

Il secondo aspetto preso in considerazione dagli sviluppatori è che attualmente XBMC è una suite con interfaccia a pieno schermo compatibile con Linux, Android, Windows, OS X e altri OS ancora, che oltre alle funzioni multimediali consente anche di avviare giochi, leggere news e svolgere molti task che di multimediale non hanno proprio nulla. Insomma il nome è sempre meno aderente alla realtà del programma stesso.

Ma un ultimo, grande problema, pesa ancora sull'acronimo e cioè che XBMC non è un marchio registrato e mai avrebbe potuto esserlo, essendo basato originariamente sul termine Xbox, quello sì depositato. Questo ha fatto sì che gli sviluppatori non riuscissero ad avere il controllo totale di quanto girava attorno al proprio software ed hanno quindi dovuto spesso assistere al proliferare incontrollato di community indipendenti che facevano confusione sul programma stesso o addirittura alla diffusione di versioni non autorizzate, a pagamento e spesso non funzionanti.

Nasce così la sua evoluzione, chiamata Kodi e già brevettata. Con Kodi spariranno questi problemi anche se il programma, utilizzato da diversi Mini PC come ad esempio i recenti Minix Neo X8-H o JynxBox M1 Pure Linux, resterà open source per gli sviluppatori intenzionati a collaborare e gratuito per i consumatori. Il passaggio avverrà durante la transizione dall'attuale versione 13 alla 14. Kodi dunque è ancora un work in progress, così come lo è il logo mostrato sul blog degli sviluppatori, anch'esso non ancora definitivo. 

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