C'è una novità nel settore dei sistemi operativi per smartphone: gli sviluppatori dell'ambiente desktop KDE, per computer fissi (e non) basati su Linux, hanno svelato Plasma Mobile.
All'interno della community Linux, gli sviluppatori di KDE sono noti per aver creato un ambiente desktop altamente personalizzabile, che può sostituire GNOME o Unity, ma nel corso degli anni l'azienda è stata coinvolta anche in altre progetti tra cui la suite per l'ufficio Calligra e Plasma Mobile, un vero e proprio sistema operativo progettato per garantire la privacy agli utenti di telefonia mobile.
Plasma Mobile è fondamentalmente una versione mobile dell'interfaccia utente desktop, Plasma. E' un software libero ed open-source ed, anche se non esistono ancora smartphone/tablet forniti di questo sistema operativo, potete scaricarlo ed installarlo su un Nexus 5 utilizzando gli stessi tool adatti ad Ubuntu Touch. Per quanto ne sappiamo, Plasma Mobile o Plasma Phone OS supporta tutte le applicazioni Plasma e quelle sviluppate per Ubuntu OS, per Jolla Sailfish OS e presto anche per Android.
Plasma Mobile è basato su sistema operativo Kubuntu con un driver grafico di Android e server grafico kwin/Wayland, ma non è legato a Kubuntu quindi può funzionare con altri sistemi operativi; il software può gestire tutte le funzioni tipiche dello smartphone, tra cui telefonate, notifiche, app launcher personalizzabile (font, sfondi e colori) ed altro ancora.
E' anche presente supporto per i widget KDE Plasma, con l'obiettivo finale di offrire un'esperienza di "convergenza" che vi permetterà di eseguire applicazioni desktop anche su smartphone e viceversa. Se avete già provato la versione desktop di KDE Plasma, sappiate che la release mobile utilizza quasi il 90% del codice con solo qualche piccola differenza, tra cui una nuova shell/workspace progettata per smartphone, la app launcher, impostazioni, task switcher ed altro.
Plasma Mobile è ancora ai primi passi, ma resta comunque una buona notizia nel panorama degli OS per dispositivi ultraportatili. E' la prima volta che KDE sbarca sugli smartphone, ma potrebbe rappresentare un esempio per altre community. Incrociamo le dita!
