HP Stream Mini e HP Pavilion Mini recensiti. Vantaggi e limitiHP Stream Mini e Pavilion Mini sono due mini computer desktop caratterizzati da un rapporto prezzo/prestazioni estremamente vantaggioso. I vantaggi più evidenti sono rappresentati dalle proporzioni, dall'ottimo parco porte, rispetto alle dimensioni, e da prestazioni più che decorose. Non mancano ovviamente però anche dei limiti.


I colleghi di Ars Technica hanno recensito i mini computer HP Stream Mini e Pavilion Mini, che hanno esordito agli inizi di gennaio e rappresentano, nelle intenzioni dell'azienda ma anche di Microsoft, l'alternativa ai Chromebox. I due device sono completamente sovrapponibili per dimensioni, design e dotazione di porte e come ricorderete si differenziano esclusivamente per prezzo e dotazione hardware, in entrambi i casi superiori per l'HP Pavilion Mini.

HP Stream Mini e Pavilion Mini recensiti

DESIGN ED ESPANDIBILITA'
In un mini computer desktop il design non è davvero importante e non influenza il modo in cui si interagisce con il dispositivo. In ogni caso, HP ha fatto un ottimo lavoro, sia per le forme, gradevoli e curate, che per le dimensioni. Con 145 x 145 x 54.1 mm e un peso compreso 500 e 600 grammi circa a seconda dell'allestimento hardware, i due modelli sono decisamente più grandi di un Intel NUC ma ancora abbastanza compatti da essere comodi. Anche il parco porte è abbastanza ricco e completo e comprende quattro USB 3.0, uscite video HDMI e mini DisplayPort, un lettore di memorie SD e un jack audio per le cuffie.

HP Stream Mini con Stream 11

HP Stream Mini con Intel NUC HP Stream Mini con Intel NUC e HP Pavilion Mini

Ad alti livelli sono anche accessibilità ed espandibilità: sul fondo del cabinet infatti basterà rimuovere un coperchio a pressione e svitare tre viti per guadagnare l'accesso all'interno. La prima cosa che si incontrerà è il bay per l'hard disk che sarà pieno o vuoto a seconda che si stia operando sull'HP Pavilion Mini o sullo Stream Mini. Rimosso anche questo (sfortunatamente bisogna tenere presente che HP utilizza un cavetto SATA proprietario e non standard) si espone la scheda madre e i due slot per le RAM, di cui uno solo popolato: una scelta penalizzante per le prestazioni out-of-the-box ma che consente agli utenti ampi margini di scelta e di manovra, visto che entrambi i sistemi supportano fino a ben 16 GB di RAM in due banchi da 8 GB ciascuno.

Anche la scheda wireless e la memoria dedicata allo storage sono upgradabili: in entrambi i casi infatti ci sono degli slot M.2 disponibili, con la possibilità di adottare con una spesa di poche decine di dollari, una scheda Wi-Fi 802.11ac o SSD ben più capienti di quelli presenti di default, soprattutto per quanto riguarda l'HP Stream Mini, che ha appena 32 GB di spazio disponibile, di cui una gran parte occupata dal sistema operativo e dall'immagine di backup.

HP Pavilion Mini aperto

HP Pavilion Mini aperto HP Pavilion Mini aperto

PRESTAZIONI
A un prezzo di 179.99 dollari l'HP Stream Mini offre un processore Intel Celeron 2957U da 1.4 GHz, 2 GB di RAM e 32 GB di spazio per lo storage, mentre l'HP Pavilion Mini è disponibile in due configurazioni, con un Pentium 3558U da 1.7 GHz e un hard disk da 500 GB, al prezzo di 319.99 dollari, oppure con un Core i3-4025U da 1.9 GHz e un hard disk da 1 TB, per 449.99 dollari. In entrambi i casi il quantitativo di RAM è pari a 4 GB. Come si vede non si tratta certamente di configurazioni di alto livello, equiparabili per dire a quelle offerte da certi modelli di Intel NUC o di Gigabyte BRIX, ma anche i prezzi sono molto inferiori ed effettivamente competitivi rispetto ai Chromebox, con in più la possibilità di utilizzare un sistema operativo come Windows, sicuramente più versatile del molto più limitato e limitante Chrome OS.

In ogni caso entrambi i mini PC assicurano la possibilità di svolgere facilmente almeno i normali task quotidiani già out-of-the-box, senza necessità di eventuali upgrade, inoltre lo standard M.2 su cui sono basati i collegamenti interni per l'eventuale SSD, benché sia ancora poco diffuso e difficile da reperire a differenza delle soluzioni SATA o mSATA, offre anche prestazioni decisamente superiori, anche a parità del quantitativo di moduli di memoria impiegati. Si sa infatti che solitamente gli SSD da 256 o 512 GB sono più performanti di quelli da 128 GB perché consentono più operazioni di scrittura e lettura in parallelo.

HP Pavilion Mini e Stream Mini benchmark

HP Pavilion Mini e Stream Mini benchmark HP Pavilion Mini e Stream Mini benchmark

HP Pavilion Mini e Stream Mini benchmark HP Pavilion Mini e Stream Mini benchmark

Nell'insieme dunque le due proposte economiche HP non deludono, anzi, sono piene di pregi, a partire dal ricco parco porte e passando per l'estrema facilità di intervento all'interno, per manutenzione o upgrade. Con poca spesa e poca difficoltà i due mini PC possono essere migliorati in maniera drastica rispetto a quanto offrono di base ma già così assicurano un livello prestazionale quantomeno decente.

LIMITI
Anche lo Stream Mini e il Pavilion Mini però non sono esenti da limiti: per il primo infatti 2 soli GB di RAM sono piuttosto limitanti, così come lo è lo spazio disponibile per l'utente sui 32 GB previsti, davvero poco considerando che la maggior parte è occupata dal sistema operativo e dall'immagine di backup e ripristino del sistema. Inoltre a quanto pare out-of-the-box ci sono fin troppi programmi accessori installati, che sottraggono spazio inutilmente, soprattutto sull'HP Pavilion Mini che, oltre a tutti i programmi già presenti anche sullo Stream Mini, comprende anche la suite CyberLink Media, ben 31 giochi WildTangent, la versione di prova di Foxit PhantomPDF ed Evernote.

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