Nuove regole per Google. Gli utenti italiani saranno più tutelatiIl Garante della Privacy ha deciso che, entro 18 mesi, Google Italia dovrà cambiare le sue regole in materia di "trattamento dei dati sensibili" (chiedere un consenso esplicito dell'utente, chiarire l'uso commerciale...). Rischia una multa fino a 1 milione di euro.


Qualche anno fa, ed esattamente nel marzo 2012, Google ha rivisto le sue regole in materia di "trattamento dei dati sensibili", unendo le informazioni personali degli utenti anche attraverso più servizi. In pratica, un utente che possiede un account Google viene identificato dal motore di ricerca in un unico individuo che utilizza Gmail, Google Search, Youtube o Google Calendar. L'obiettivo di Mountain View era (e lo è ancora) di dare maggiore "elasticità al sistema" proponendo agli internauti anche dei messaggi pubblicitari personalizzati e rispondenti ai propri interessi.

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Il cambiamento è piaciuto a Google, ma un po' meno agli utenti, che hanno subito interpellato le autorità preposte al controllo della privacy. Così, qualche tempo dopo, la Commission nationale de l'informatique et des libertés (CNIL) ha condannato Google al pagamento di una multa di 150.000 euro per le "condizioni d'uso" dei dati sensibili degli utenti. Nel dicembre 2013, le autorità spagnole condannarono Google al pagamento di una multa di 900.000 euro ed oggi la storia si ripete. Ancora. Ma questa volta nel nostro Paese.

Il Garante della Privacy ha concesso a Google Italia 18 mesi per cambiare le modalità di memorizzazione ed elaborazione dei dati degli utenti. La società di Mountain View dovrà ottenere il consenso "esplicito" dagli utenti italiani per utilizzare i propri dati personali, evidenziare l'uso commerciale di questi attraverso dei pop-up e ridurre il tempo necessario per rimuovere completamente un account Google (la procedura non deve superare i due mesi). In altre parole, l'utente deve essere consapevole dell'uso dei propri dati, approvando o negando.

Google Italia non si è tirata indietro e ha già dichiarato di voler presentare a settembre un "protocollo di verifica", che sarà vincolante dopo la sottoscrizione. La società rischia una multa fino a 1 milione di euro nel caso in cui non dovesse adeguarsi alle richieste del Garante della Privacy.

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