Google: la censura Web è in aumentoGoogle ha comunicato pubblicamente di ricevere sempre più numerose richieste di eliminazione di risultati dalle pagine del motore di ricerca, da parte di enti governativi.


Nel 2010, Google annunciò la creazione di un sito in cui gli utenti possono (ancora oggi) visualizzare tutte le richieste di cancellazione dei risultati dalle pagine del motore di ricerca (in gergo tecnico, SERP) da parte di terzi. Con il nome di Transparency Report, il sito permette ad esempio di osservare come Microsoft abbia richiesto il ritiro di 24.716 nomi a dominio in Google, probabilmente per la violazione dei diritti di proprietà intellettuale (copyright). Queste richieste a volte provengono da governi e Mountain View ha annunciato che il numero è in continuo aumento.

Trasparency Report in Italia

A differenza delle richieste inviate dalle aziende che vengono visualizzate in tempo reale, quelle fatte dai governi richiedono un processo manuale e sono aggiornate ogni sei mesi. Quindi questo è il quinto rapporto semestrale. "Purtroppo quello che vediamo da due anni è inquietante (...) Ci è stato chiesto di rimuovere i discorsi politici. La situazione è allarmante, non solo perché mette in pericolo la libertà di espressione, ma anche perché molte di queste richieste provengono (...) da Paesi occidentali democratici che non sono di solito limitati dalla censura", ha detto l'analista Dorothy Chou.

Tra giugno e gennaio 2011, la Spagna ha chiesto il ritiro di 270 risultati di ricerca che puntano a blog e riviste in cui sono raffigurati personaggi pubblici. In Polonia, le istituzioni hanno chiesto la rimozione di pagine contro il governo. Tra gennaio e giugno 2011, il governo italiano ha inviato cinque richieste per siti ritenuti diffamatori ed altri nove per YouTube ed undici per Blogger, con il ritiro di un'ottantina di contenuti.

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