Facebook chiede scusaIl fondatore di Facebook ha scelto di rispondere personalmente agli attacchi relativi al rispetto della privacy sul social network. In un'intervista realizzata dal Washington Post, Mark Zuckerberg riconosce di aver fatto molti errori sulle misure di controllo dei dati sensibili.


"So che abbiamo fatto molti errori, ma speriamo che siano gli ultimi. Il nostro servizio sarà migliore. Gli utenti capiranno che le nostre intenzioni sono buone e che tutte le azioni compiute sono state fatte rispondendo ai disagi dei nostri utenti". Ecco come comincia il mea-culpa del fondatore del social network Facebook, creatore di uno dei giganti del Web ma anche responsabile della complessità dei parametri di gestione delle informazioni personali.

Mark Zuckerberg

Mark Zuckerberg prosegue, "abbiamo recepito le critiche. Esiste sicuramente uno strumento più semplice per controllare le vostre informazioni. Nelle settimane che verranno, aggiungeremo a Facebook un sistema di controllo dei dati sensibili che sarà più semplice da utilizzare. Vi daremo anche la possibilità di bloccare facilmente la trasmissione delle informazioni ad altri siti". Non è la prima volta che il social network cerca una soluzione al problema.

Nel mese di maggio, Facebook aveva proposto di organizzare un sistema di previsualizzazione del profilo personale accessibile da un amico o da un contatto. Dopo alcuni giorni, è emerso che quest'opzione comportava un bug di sicurezza di alto livello. Analizzando il problema, esso permetteva ad un terzo utente di consultare le domande di amicizia e i messaggi diffusi via chat. Ancora una volta in quell'occasione, Facebook si scusò.

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