Equo compenso: ecco come funziona in GermaniaAnche la ZPU, la SIAE tedesca, ha deciso di pretendere l'equo compenso sulla vendita degli smartphone e le tariffe sono ben più salate di quelle previste dalla corrispettiva italiana; in particolare si parla di 12 euro per ogni dispositivo non-touch, di 16 euro per gli smarthone touch con memoria interna fino a 8 GB e di 36 euro per quelli con un quantitativo di memoria superiore.


Come tutti sappiamo l'equo compenso in Italia è ormai una realtà. La SIAE, la società che cura i diritti d'autore nel nostro Paese, ha infatti imposto una "tassa" su tutti i dispositivi hi-tech dotati di memoria di massa interna e capaci quindi di contenere musica e altri file coperti da diritti intellettuali. La SIAE però non è l'unica organizzazione di questo tipo ad aver introdotto un compenso per tutelare i suoi rappresentati. A quanto pare anche in Germania la ZPU (Zentralstelle fur private Überspielungsrechte) sta spingendo per introdurre una tassa simile.

Pirateria musica online

In realtà in Germania l'equo compenso è già applicato su molti device sin dal 2010 e frutta alle casse della società 240 milioni di euro annui, pesando mediamente 13.19 euro per ogni computer venduto (4 euro per quelli destinati al settore professionale). Ora però si vuole estendere questa tassa anche agli smartphone e le tariffe previste sono particolarmente salate. Si parla infatti addirittura di 12 euro per tutti i device privi di display touch, mentre per quelli con touchscreen si va da 16 euro se dotati di un quantitativo massimo di memoria di massa interna pari a 8 GB e addirittura 36 euro per tutti quelli con quantitativi superiori.

Com'era facilmente immaginabile queste cifre hanno scatenato ampie proteste, non solo da parte dei consumatori, ma anche di molti produttori, preoccupati che gli aumenti dei costi possano incidere negativamente sulle vendite. In realtà le associazioni più grandi, di cui fanno parte colossi come Apple e Dell, hanno già sottoscritto le tariffe, decidendo così semplicemente di scaricare i costi aggiuntivi sui consumatori, come già accaduto di fatto qui da noi, ma quelle come Zitco, che raccoglie soprattutto aziende piccole e medie hanno già annunciato che faranno ricorso. Se tutto dovesse andare come previsto da ZPU comunque, la società alla fine vedrà aumentare il proprio incasso annuale a ben 700 milioni di euro. 

Google News
Le notizie e le recensioni di Notebook Italia sono anche su Google News. Seguici cliccando sulla stellina

Commenti