Cisco Cius tablet cancellato. Spazio alle appIn un post sul blog ufficiale Cisco, il vicepresidente OJ Winge ha annunciato che il tablet Cius non sarà più prodotto, mentre lo saranno ancora tutte le applicazioni software che lo equipaggiavano, rese disponibili anche su altre piattaforme.


Il tablet Cisco Cius non è mai stato esattamente un best seller, né è nato avendo in mente l'utenza consumer come target principale, per cui è normale che molti di voi non ne abbiano mai sentito parlare. Nato nel 2010, il device aveva un display da 7 pollici, un processore Intel Atom da 1.1 GHz, 512 MB di memoria RAM e qualche GB di memoria Flash dedicata allo storage, oltre a una webcam frontale da 5 Mpixel e moduli WiFi, Bluetooth e 3G.

Cisco Cius

Grazie a queste caratteristiche e all'integrazione delle app proprietarie Cisco Quad, Jabber e WebEx il tablet nasceva con l'obiettivo di unire il core business dell'azienda californiana, ossia la comunicazione tramite Internet, con quello che è attualmente il più promettente e redditizio dei nuovi mercati dell'Information Technology. A distanza di due anni però il progetto può dirsi fallito, le vendite sono sempre rimaste assai scarse ed ora quindi, per bocca dello stesso vicepresidente dell'azienda, l'esperienza è arrivata al capolinea e la produzione di questo sfortunato dispositivo sarà definitivamente sospesa.

Tutto negativo dunque? Cisco ha semplicemente sbagliato prodotto e non è riuscita ad imporsi al di fuori del proprio mercato tradizionale? La situazione sembra un po' più complessa. Le app integrate al tempo su questo tablet infatti continueranno a essere prodotte e sviluppate e anzi saranno rese disponibili anche per altre piattaforme software, come Apple iOS e Google Android. Secondo quanto dichiarato da OJ Winge infatti ci troviamo ormai all'interno di uno scenario di tipo BYOD (Bring Your Own Device), ossia dove il lavoratore porta il proprio dispositivo e ci lavora, in uno scenario in cui lo spazio di lavoro non è più costituito da un luogo fisico unico, ma da un complesso mix di ambienti reali e virtuali.

Insomma ormai il software, le app e i servizi sono più importanti del device fisico che li ospita, non solo, ma l'ecosistema è più importante ancora e quest'ultimo, spesso, è trasversale ai prodotti di un unico brand, soprattutto in ambito lavorativo. Cisco quindi ha capito che era inutile provare a imporre un proprio device e che è meglio lavorare su servizi trasversali, disponibili su diverse piattaforme, ma che assieme costituiscono un ecosistema funzionale. Insomma per una volta si può quasi affermare che la decisione di sospendere la produzione di un dispositivo sia più una vittoria che una sconfitta, Cisco ha anzi saputo leggere molto bene la complessa situazione attuale ed ha scelto per il meglio una strategia che saprà dare in futuro sicuramente ottimi frutti.

Via: ArsTechnica

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