Chromebook AMD? Non ne vale la pena!I Chromebook con APU AMD sono ancora lontani. L'azienda di Sunnyvale non ha intenzione di investire in questo mercato perchè poco redditizio e, per ora, ancora molto instabile.


Vi siete mai chiesti perché, ancora oggi, nessun Chromebook è equipaggiato con una APU AMD? Eppure i chip di Sunnyvale sono tra i più economici ed efficienti, consumano poca energia ma sono molto performanti. Secondo Mark Papermaster, Chief Technology Officer in AMD, "non ne vale la pena" per ora. Parlando ad un piccolo gruppo di giornalisti, tra cui i colleghi di PCworld, nel corso della conferenza stampa all'ISSCC, Papermaster ha dichiarato che "la tecnologia AMD può fare la differenza in un dispositivo e, al momento, non è ancora chiaro quale sia l'obiettivo di Google e dei suoi Chromebook. Insomma, è solo "una decisione aziendale".

Samsung Chromebook 2

 

In effetti, lanciarsi nel settore dei Chromebook è ancora un rischio, perché nonostante le ottime stime di mercato questi notebook rappresentano ancora una piccola fetta del settore PC. Stando alle ultime analisi di IDC, nel 2014 sono stati venduti 4.600.000 Chromebook che, comparati ai 304 milioni di PC, rappresentano solo 1.5% del mercato. Nell'ultimo anno, i Chromebook si sono moltiplicati (più del doppio rispetto al 2013), ma il fenomeno potrebbe essere stato catalizzato dall'intervento di Intel che ha cercato di proporre i suoi chip Atom e Celeron con offerte vantaggiose per le aziende. Non a caso, da qualche mese sono più diffusi i Chromebook con chip Intel, che quelli ARM-based.

I Chromebook nascono come risposta ai notebook low-cost con Windows. Sono dispositivi economici adatti alla navigazione web, produttività base con applicazioni web, video streaming ma non molto di più. AMD, che ha acquisito ATI nel lontano 2006, vanta invece competenze grafiche uniche che si tradurranno presto nel prossimo chip per notebook, Carrizo, con quattro core Excavator ed otto core grafici Radeon. E per darvi un'idea dell'importanza della GPU, vi diciamo che solo il 16% del die è occupato dalla CPU, mentre il resto è dedicato alle tecnologie grafiche AMD. L'azienda di Sunnyvale non ha avuto vita facile negli ultimi anni e ha dovuto riprogrammare la sua strategia azienda focalizzandosi su server, console da gioco e business per non colare a picco. Ed è forse questa la ragione principale che ha tenuto AMD lontana dal mercato dei Chromebook, per ora.

"Per noi, la tecnologia AMD può fare la differenza", ha dichiarato Papermaster. "Vedrete che [i Chromebook] saranno una corsa al fallimento, ma AMD non sarà coinvolta. Siamo presenti in tutti i settore del mercato ed entreremo anche in quello low-cost, ma solo se ne varrà la pena. Devi essere pagato per un chip con una buona grafica, non meno di 7$ per chip". Insomma, la decisione di AMD ha un senso quantomeno per le finanze della società.

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