Brillo OS è ufficiale, per gli sviluppatoriDopo qualche mese di sviluppo, Google rilascia Brillo OS. Il nuovo sistema operativo per soluzioni IoT, basato su Android, è accessibile (per ora) solo agli sviluppatori.


Brillo OS è il nuovo sistema operativo di Google pensato per dispositivi IoT (Internet of Things), quindi per soluzioni relative alla domotica, indossabili ed altri prodotti "connessi" e "smart a basso consumo energetico". E' basato su Android, quindi dovrebbe semplificare il lavoro degli sviluppatori dopo anni di esperienza sul codice del "robottino verde", anche se su una versione ridotta progettata per dispositivi low-power, economici con minimo 32GB di memoria RAM e 128GB di spazio di archiviazione.

Brillo

Brillo è stato annunciato a maggio ma, in queste ore, Mountain View sta consentendo l'accesso alla nuova piattaforma ad alcuni selezionati sviluppatori: è stato aperto un portale per chi lavora su Brillo OS, ma è necessario richiedere un invito prima di poter iniziare.

Stando a quanto comunicato da Google, Brillo OS supporta dispositivi con processori ARM-based, Intel x86 e MIPS. Per le schede di sviluppo, è invece necessaria una validazione per il nuovo sistema operativo. E' open-source, sarà aggiornato ogni sei settimane e le versioni LTS (Long Term Support) saranno rilasciate ogni sei mesi. Brillo può funzionare con Weave, un nuovo protocollo di comunicazione per l'hardware IoT, che consente ai dispositivi di comunicare tra loro e interagire con le applicazioni mobile per smartphone e tablet.

Il kit di sviluppo di Brillo OS è basato su Ubuntu 14.04 e gli strumenti di sviluppo di Android includono adb. Quindi, su quali dispositivi IoT potrà girare Brillo OS? Potenzialmente qualsiasi cosa, dalle lampadine smart che è possibile controllare o automatizzare tramite una applicazione per smartphone, alle telecamera di sicurezza, ai sensori di movimento, stazioni meteo, baby monitor, serrature e tutto l'hardware "connesso", inclusi i lettori multimediali.

Via: Liliputing

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