Botnet Mariposa: arrestati 3 colpevoliLa caccia alle botnet continua. Dopo aver smantellato quella di Waledac, grazie all'intervento di Microsoft e dei partner del gruppo Botnet Task Force, gli sforzi si concentrano verso la nuova rete Mariposa, costituita da 12.7 milioni di computer infettati nel mondo.


Le autorità spagnole spiegano di aver arrestato tre uomini accusati di essere a capo delle attività di questa gigante botnet. Secondo un comunicato di Associated Press, Mariposa, scoperto nel dicembre 2008, avrebbe infettato più della metà delle società più ricche nel mondo, una quarantina di banche ed anche aziende farmaceutiche in 190 Paesi. A proprosito dei colpevoli, César Lorenza, capitano della Guardia Civile spagnola dichiara in un comunicato: "Questi uomini, al contrario degli esponenti della mafia russa o dell'Europa dell'Est che amano avere automobili sportive e oggetti di lusso, sono persone comuni, quasi anonime che però guadagnano molto denaro grazie al cybercrime".

Botnet Mariposa schema

Con età di 31, 30 e 25 anni, i 3 uomini rischiano 6 anni di carcere. Chris Davis, presidente della società canadese Defense Intelligence, ha lanciato l'allarme dopo che molti dei suoi clienti sono rimasti vittime della frode. Grazie all'aiuto del centro di sicurezza dell'università Georgia Tech e dell'azienda Panda Security, le indagini hanno condotto gli investigatori in Spagna. I computer sono stati infettati per mezzo della messaggeria istantanea o da chiavetta USB.

Associated Press riporta le opinioni di Pedro Bustamante, consulente di ricerca presso Panda Security: "non credo che questi ragazzi fossero più intelligenti degli altri creatori di botnet, ma il software (Mariposa) è molto più professionale ed efficace".

 

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