Bing conserverà i dati degli utenti per 6 mesiLo scorso aprile, il gruppo del G29 che stabilisce le regole sulla protezione dei dati, aveva consigliato ai motori di ricerca di ridurre la durata di conservazione delle informazioni personali degli utenti a sei mesi. Anche Bing si adegua.


Alla richiesta del gruppo G29, John Vassallo, consulente di Microsoft per gli affari europei, aveva segnalato che la società avrebbe accettato di piegarsi a queste condizioni se anche gli altri concorrenti del settore fossero stati coinvolti. Recentemente Yahoo! ha annunciato di voler ridurre questo periodo a 3 mesi invece degli attuali 13. Quest'iniziativa mira a differenziarsi dagli altri motori di ricerca concorrenti, giocando la carta della fiducia con l'utente

Bing conservazione dei dati per 6 mesi

Google, da parte sua, si era dichiarato pronto a dimezzare la durata della conservazione dei dati, passando da 18 a 9 mesi. Sul blog ufficiale di Bing, Reese Solberg, responsabile della sicurezza, conferma i cambiamenti futuri. Microsoft deve dunque cedere alle pressioni del gruppo G29. Quando viene effettuata una ricerca, Bing dissocia immediatamente la richiesta delle informazioni personali dell'internauta (indirizzo fisico, nome,..). Passati sei mesi, l'indirizzo IP viene cancellato, mentre i cookies restanti (che permettono di identificarsi e gestire le sessioni) scompariranno al termine dei 18 mesi.

L'indirizzo IP di un computer, la posizione geografica dell'utente e le parole chiave inserite nel motore di ricerca costituiscono infatti delle informazioni riservate. Peter Fleischer, responsabile della privacy su Google, dichiara: "Una delle questioni più importanti per Google è data dal fatto che il motore di ricerca utilizza gli indirizzi IP per combattere le frodi, migliorare l'efficacia della ricerca e permettere la determinazione degli obiettivi sociodemografici".

Tuttavia, Hendrik Speck, professore di scienze informatiche all'Università di Kaiserslautern in Germania, spiega al New York Times: “Google e gli altri motori di ricerca iniziano a rendersi conto che gli utenti nel mondo danno sempre più importanza alla vita privata e ciò può anche avere conseguenze sulla loro strategia commerciale". Secondo le ultime ricerche effettuate da Comscore, l'Europa sarebbe il principale mercato dei motori di ricerca con il 32%, contro il 31% per l'Asia e il 22% per l' America settentrionale.

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