ARM ha deciso di eliminare dal proprio elenco prodotti il SoC Cortex A12, poiché grazie all'ultimo aggiornamento è diventato in pratica un Cortex A17, da cui si distingue unicamente per la mancanza di supporto alle configurazioni big.LITTLE. A influire sulla decisione la richiesta sempre crescente di soluzioni economiche ma performanti.
Il SoC ARM Cortex A12 ufficialmente non esiste più, ad annunciarlo, spiegando anche i motivi della decisione, è la stessa ARM attraverso un comunicato stampa. Ultimamente già diversi esperti del settore avevano notato la totale sovrapponibilità di specifiche tra i Cortex A12 e i Cortex A17 ed ora arriva la conferma ufficiale, con spiegazione annessa.
Inizialmente le due soluzioni erano effettivamente distinte e si rivolgevano a differenti target di mercato, con l'A12 chiaramente posizionato più in basso nelle gerarchie del chip designer inglese.
Negli ultimi tempi però la domanda di soluzioni al tempo stesso particolarmente performanti ma capaci anche di consumare poco è aumentata considerevolmente, tanto da spingere ARM, nell'ultima revisione dell'A12, ad integrarvi le migliorie già presenti nell'A17, sostituendo anche la GPU ARM T622 con la più potente Mali T720. Dopo la revisione dunque effettivamente è caduta qualsiasi distinzione tra i due SoC, sia a livello di microarchitettura che di performance. Al fine di eliminare motivi di confusione tra produttori e consumatori quindi il chip designer ha deciso semplicemente di rimuovere il nome Cortex A12 dal proprio elenco prodotti, lasciando solo il Cortex A17.
Una differenza però sussiste ancora tra queste due versioni dello stesso chip: l'originale A17 infatti ha mantenuto la sua compatibilità con le configurazioni ARM big.LITTLE, che consentono di mescolare cioè core di diverso tipo al fine di abbinare prestazioni e consumi, compatibilità che manca invece nell'A17 derivato dal precedente A12. Entrambe le versioni di Cortex-A17 comunque offrono ora il 60 % di performance in più in modalità single-thread rispetto al vecchio Cortex A9, inoltre l'integrazione di più unità di calcolo a virgola mobile (FPU) e il supporto alla tecnologia NEON consentono di gestire i carichi di lavoro con una velocità superiore del 50 % rispetto alle soluzioni precedenti, con un miglioramento significativo della user experience.
Via: Minimachines
