Allwinner, il noto produttore cinese di SoC, ha aderito alla Linux Foundation per migliorare il suo rapporto con la community open-source minato dal suo comportamento in fatto di licenze GPL. Basterà per ricucire lo strappo?
Chi possiede un tablet o un TV Box con SoC Allwinner può, da qualche tempo a questa parte, installare Ubuntu ed altre distribuzioni Linux, ma non è stato sempre così. In passato, la società cinese ha violato più volte la licenza GPL non rendendo disponibile il codice sorgente e inimicandosi così interi gruppi di sviluppatori (e non solo). Per questa ragione, l'adesione alla Linux Foundation potrebbe cambiare la situazione, migliorando i rapporti di Allwinner con la community open-source. Almeno questo è quello che si augura l'azienda.
Se oggi è possibile far girare Ubuntu ed altri OS Linux su determinati dispositivi, come Mele A1000 e Rikomagic MK802, il merito va ad alcuni sviluppatori che hanno lavorato sulla compatibilità e sul codice rendendo questi Mini PC perfetti per coloro che sono alla ricerca di TV Box più semplici. Esiste anche una community SunXi Linux dedicata allo sviluppo di software open source per i prodotti con processori Allwinner, ma è stata la stessa community a denunciare Allwinner per numerose violazione della licenza GPL. Insomma la società non gode di una buona reputazione in fatto di licenze, codici sorgente e supporto.
Allwinner ha sempre giustificato i suoi comportamenti, sottolineando le difficoltà che può avere inizialmente un'azienda a collaborare con la community open-source e soddisfare i requisiti della licenza, ed è questo uno dei motivi per cui il chipmaker cinese si unisce alla Linux Foundation, al fine di collaborare più strettamente con gli sviluppatori che hanno più esperienza. Per ora è difficile sapere come cambieranno i rapporti, ma non escludiamo in futuro un miglior supporto sui dispositivi con Allwinner per sistemi operativi GNU/Linux.
Via: Liliputing
