Design e in-display fingerprint

A livello di dimensioni abbiamo le stesse identiche diagonali e spessore del Mi 8 standard. Ma le cose che cambiano e i dettagli particolari sono molti. Primo fra tutti, sul retro perdiamo il lettore di impronte lasciando spazio al magnifico vetro trasparente che lascia vedere una serie di chip che anche se non sono quelli utilizzati dal telefono danno davvero un colpo d’occhio impressionante. Tutte le foto che trovate su Internet non possono descrivere la bellezza alla vista di questo telefono.

Abbiamo poi una serie di dettagli rossi come quelli attorno alle fotocamere, il pulsante power sul fianco e la presa all’interno della porta type C sul fondo del telefono. Piccole cose ma che ogni volta che ho guardato questo telefono ho davvero apprezzato e lo rendono speciale.

La cover posteriore ci conquista anche se i chip sono solo dei placeholder

Come sugli altri modelli manca la presa da 3,5 mm per le cuffie, ma è presente in dotazione il cavo con adattatore da type C, oltre che una custodia. Lo slot sul fianco sinistro può contenere due nano SIM e nessuna espansione della memoria.

Il frontale ormai lo conosciamo molto bene e non è molto diverso all’apparenza da quanto visto sul Mi 8 standard. Abbiamo infatti un notch decisamente generoso che contiene la fotocamera, la capsula auricolare che include anche un led di notifica e la fotocamera frontale. Abbiamo poi gli ulteriori sensori dedicati allo sblocco con il viso che fanno si che questo sia probabilmente uno dei migliori Android con questo tipo di tecnologia. Funziona infatti perfettamente di notte, con o senza occhiali e perfino se indossate un casco JET.

In-display fingerprint e sblocco con face unlock sono entrambi presenti sul M 8 Pro

La USB-C sul fondo è l'unica interfaccia disponibileParticolari in colorazione rossa sullo chassis

Sulla parte inferiore dello schermo e in una posizione dal mio punto di vista perfetta è stata poi messa l’altra grande novità rispetto al Mi8 Standard ovvero il sensore per lo sblocco sotto il display.
E diciamocelo, sulla sua utilità ne possiamo discutere praticamente un’infinità, ma le prime volte che lo si usa sembra davvero una cosa magica, un piccolo salto nel futuro.

Che poi in realtà nell’utilizzo di tutti i giorni ricorderete con nostalgia il classico pulsante per lo sblocco del Mi5 o del Mi6 che funzionavano perfettamente e in tutte le situazioni. Questo sensore il più delle volte nell’utilizzo di tutti i giorni non è esattamente performante mettendoci a volte molto tempo per lo sblocco e non indovinando la lettura nel 40% dei casi. E in questo senso è un gradino abbondante sotto le prestazioni del OP6T. Inoltre nelle giornate particolarmente luminose c’è lo sgradevole effetto di visione del sensore e della componentistica. Non benissimo insomma.
Dalla sua però, come dicevo c’è la posizione che è praticamente perfetta e anche quando non attiva la posizione a video dello stesso la si troverà comunque al volo.

Quindi una soluzione che probabilmente non è ancora completamente matura ma che ha il grande vantaggio di permetterci in alcune situazioni di andare a sbloccare il telefono senza la necessità di alzare o spostare il telefono. Davvero comodo. Detto questo nella maggioranza dei casi sarà sempre più efficiente lo sblocco con il viso.

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