Tim Cook si scusa per le mappe di iOS 6Il CEO di Apple ha postato sul sito ufficiale una lettera di scuse in merito ai problemi della nuova applicazione mappe, che così tante proteste e delusione ha suscitato la scorsa settimana. Ha consigliato nel frattempo di utilizzare le soluzioni Microsoft, Nokia o Google.


Una applicazione nuova, ancora molto acerba e che non funziona perfettamente, anzi è ancora piena di bug. Tantissimi utenti affezionati al brand che manifestano la propria delusione e l'azienda responsabile che, riconoscendo i propri limiti, chiede scusa ma rassicura tutti di star lavorando per migliorare quella che in futuro sarà di certo un'ottima app, competitiva con le migliori, Una situazione del tutto normale, che si ripete spesso per molte aziende high-tech, da quelle che producono hardware a quelle che producono software, fino a quelle che vendono device completi.

iOS 6 e la torre Eiffel

Niente di strano quindi se non fosse che la situazione, accaduta in questi giorni, fa riferimento a un'azienda come Apple, al suo nuovo CEO Tim Cook e a quanto accaduto di recente con l'applicazione Maps di iOS 6, la nuova versione del sistema operativo mobile della Mela morsicata, rilasciata assieme al nuovo iPhone 5. Se infatti chiedere scusa ai propri clienti per aver immesso sul mercato un prodotto non ancora maturo o afflitto da qualche bug può essere un comportamento normale per altre aziende così non è per Apple, o almeno, non lo è stato sinché è stato in vita e in carica il suo fondatore e CEO carismatico Steve Jobs, il quale fu capace di sostenere, all'epoca del problema dell'iPhone 4 con la connessione telefonica ballerina, che la colpa non era del suo terminale ma degli utenti che lo impugnavano nella maniera sbagliata.

Ora però è già passato un anno, al timone dell'azienda di Cupertino non c'è più Jobs ma Tim Cook appunto e, a quanto pare, anche gli atteggiamenti iniziano a cambiare. Che la cosa sia dovuta alla semplice divergenza di personalità tra Cook e Jobs o che il primo sia consapevole di non avere il fascino del primo e quindi di non poter nemmeno esprimere posizioni che in bocca a chiunque altro sembrerebbero vaneggiamenti non ha importanza, il risultato è un chiaro segnale che Apple stia cambiando stile comunicativo.

Così una lettera di scuse pubbliche è apparsa che sul sito ufficiale Apple e porta proprio la firma del suo nuovo CEO, che difende comunque, giustamente, il proprio lavoro e quello dell'azienda, ribadendo che Maps è un'applicazione del tutto nuova e per forza di cose non può essere rifinita e perfettamente funzionante come quelle concorrenti, anche se ovviamente Apple sta lavorando alacremente per continuarne lo sviluppo in modo da garantire, con le prossime release, una qualità e un'affidabilità sempre maggiori.

Ma se siete già stupiti dell'accaduto allora dovete sentire il resto, perché Tim Cook conclude dicendo che a Apple interessa offrire ai propri utenti la miglior esperienza d'uso possibile, a prescindere dal fatto che si usi una sua app o quelle di terze parti e invita dunque tutti gli utenti scontenti a provare nel frattempo le soluzioni proposte da altre aziende, anche se concorrenti come Microsoft, con le sue Bing Maps o Google col suo servizio di mappe o ancora l'app Nokia Maps. Già, i tempi stanno proprio cambiando ad Apple.

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