Spectre e Meltdown: le minacce dei chip Intel, AMD e ARMOrmai non è più un segreto: i processori Intel rilasciati negli ultimi dieci anni sarebbero vulnerabili ma, stando a quanto scoperto nelle ultime ore dal Project Zero di Google supportato da ricercatori di sicurezza, sarebbero coinvolti anche chip ARM e AMD. E le falle avrebbero un nome (in codice): Spectre e Meltdown.


Potrebbero passare alla storia come i "malware di capodanno", ma in realtà gli exploit riconosciuti nelle ultime ore (chiamati Spectre e Meltdown) erano già stati identificati nel 2017 e "corretti" seppur in parte a nostra insaputa. Il caso è scoppiato inizialmente con le falle trovate nei processori Intel, a cui poi si sono aggiunte quelle dei chip AMD e ARM, dopo l'analisi di Project Zero di Google.

La situazione è in continuo aggiornamento, anche se non priva di difficoltà: i processori non possono essere aggiornati e gli sviluppatori stanno preparando in tempi record delle patch che possano proteggere gli utenti. In particolare Microsoft e Apple stanno ultimando un importante update mentre Linux ha già messo tutti al sicuro con il kernel 4.15.

Intel ha ammesso il problema (seppur minimizzandolo) e sta lavorando ad una soluzione software con alcune aziende partner, ma le prime notizie non sono molto rincuoranti perché dai test emergerebbe un rallentamento del 5-30% (a seconda delle attività) sui chip per desktop, notebook e server con patch. Per quanto riguarda invece i processori AMD e ARM, si è scoperto che anche queste unità sono vulnerabili ad alcuni (ma non a tutti) gli exploit utilizzati per raccogliere dati sensibili. Le falle sono state scoperte lo scorso anno e Google ha lavorato con alcuni chipmaker e sviluppatori software per creare aggiornamenti del sistema operativo e del firmware. Gli update sono già disponibili e/o installati ma hanno una controindicazione, ovvero anche in questo caso quella rallentare notebook, smartphone ed altri dispositivi "affetti" dalla vulnerabilità.

Spectre e Meltdown

In buona sostanza, Google ha scoperto due nuovi exploit chiamati Meltdown e Spectre. La prima vulnerabilità può efficacemente rimuovere la barriera tra le applicazioni utente e le parti sensibili del sistema operativo. La seconda vulnerabilità, che si trova anche nei chip AMD e ARM, può indurre le applicazioni vulnerabili a perdere il contenuto della memoria.

Le applicazioni installate su un dispositivo funzionano generalmente in modalità utente, lontano dalle parti più sensibili del sistema operativo. Se un'applicazione ha bisogno di accedere a un'area sensibile, ad esempio il disco, la rete o l'unità di elaborazione sottostante, deve chiedere l'autorizzazione per utilizzare la "modalità protetta". Nel caso di Meltdown, un aggressore potrebbe accedere alla modalità protetta e alla memoria principale senza bisogno di autorizzazione, eliminando in modo efficace la barriera e consentendogli di sottrarre potenzialmente i dati dalla memoria delle app in esecuzione, come ad esempio i dati provenienti da gestori di password, browser, e-mail, foto e documenti.

Per quanto ne sappiamo, quasi tutti i processori Intel rilasciati dal 1995 ad oggi sarebbero interessati, ma ben pochi SoC ARM-based sarebbero compromessi tra cui quelli lanciati negli ultimi anni come Cortex-A75, Cortex-A73, Cortex-A72, Cortex-A57-, Cortex -A17 e Cortex-A9. Il rischio è pari "quasi a zero" per i processori AMD, sia perché hanno un'architettura differente e sia perché Spectre è più difficile da sfruttare, ma è chiaro che fin quando non verranno rilasciati nuovi processori "puliti", gli aggiornamenti regolari saranno la migliore arma per l'immunità.

Resta ancora da capire se esista qualche malware che sfrutti Meltdown o Spectre, perché gli attacchi sono difficili da rilevare. Dopo aver scoperto questi problemi, Google ha adottato alcune misure di protezione sui suoi prodotti: tutti i dispositivi Android sono stati aggiornati (Nexus e Pixel in primis), così come Google Home, Chromecast, Google WiFi e la maggior parte dei servizi Google Cloud Platform. Google Chrome OS 63 contiene la patch ed anche il browser Chrome 64, il cui rilascio è previsto a fine mese.

Se state cercando ulteriori dettagli, potete consultare i documenti su Meltdown e Spectre ma vi consigliamo anche di leggere l'articolo dei colleghi di Ars Techcnica che fanno un riassunto chiaro e preciso della situazione.

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