Shuttleworth al CeBIT 2014: smartphone Ubuntu da 200-400 euroMark Shuttleworth di Canonical interviene al CeBIT e parla a ruota libera del futuro di Ubuntu sugli smartphone: dal fallimento della raccolta fondi per Ubuntu Edge agli accordi con Meizu e BQ, fino al debutto di smartphone da 200-400 dollari che, se connessi ad un monitor, potranno funzionare come PC.


Tra gli interventi più attesi del CeBIT 2014 c'era sicuramente la conferenza stampa tenuta da Mark Shuttleworth, patron di Canonical, azienda dietro Ubuntu, la più popolare e diffusa distro di Linux. Shuttleworth ha toccato vari argomenti ma tra i più interessanti c'è sicuramente quello correlato al tanto atteso sbarco di Ubuntu sugli smartphone, soprattutto perché la visione di Canonical è molto particolare e stimolante.

Mark Shuttleworth

Tutti sappiamo che lo scorso anno Canonical pianificava un esordio in grande stile nel settore degli smartphone non solo con una versione ad hoc del proprio sistema operativo, chiamata prima Ubuntu Touch e poi Ubuntu OS, ma anche con un proprio smarthone di fascia alta, denominato Edge. L'ambiziosa campagna di autofinanziamento lanciata su Kickstarter e che mirava a raccogliere ben 32 milioni di dollari non è però andata in porto e Shuttleworth ha dovuto dire addio al proprio smartphone. In un certo senso però l'evento è stato anche un trionfo perché la somma raccolta, comunque molto consistente, ha rivelato un grande interesse da parte del mercato per una soluzione simile ed ha dato quindi all'azienda sudafricana l'occasione per proporsi sul mercato in cerca di partner interessati, trovandoli di recente nei cinesi Meizu e BQ, le cui proposte, denominate rispettivamente MX3 e Aquaris, sono state mostrate recentemente al Mobile World Congress di Barcellona.

A cambiare è stata quindi la strategia di Canonical ma non la sostanza. Constata l'impossibilità di creare da sola anche il supporto hardware, si è scelto infatti di stringere una collaborazione proficua con altri produttori, riuscendo lo stesso ad arrivare sul mercato, probabilmente durante il prossimo autunno. Secondo Shuttleworth il range di prezzo di questi terminali sarà compreso tra i 200 e 400 dollari, diciamo la porzione alta della fascia mainstream. Obiettivo di Canonical, Meizu e BQ però non sarebbe quello di sottrarre quote di mercato agli utenti di Apple, che, secondo Shuttleworth, hanno "una connessione emotiva" con i prodotti della Mela morsicata, quanto piuttosto di misurarsi con Android.

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Per il fondatore di Canonical infatti il core business di Google non sarebbe poi tanto dipendente da Android in sé, visto che l'azienda ha di fatto sempre utilizzato sistemi operativi e device proprietari solo come vettori dei propri servizi, inoltre ad Android mancherebbe una caratteristica fondamentale di Ubuntu OS, sulla quale l'azienda ha avuto modo di lavorare a lungo. Rispetto ai suoi concorrenti, Ubuntu offre la possibilità di utilizzarlo anche come un sistema operativo completo, dando vita a un computer vero e proprio semplicemente connettendo lo smartphone o il tablet a un display esterno. Per toccare con mano gli eventuali vantaggi del nuovo Ubuntu OS, delle sue funzionalità avanzate e degli smartphone Meizu e BQ non resta dunque che attenderne l'arrivo sul mercato.    

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