SSD SeagateL'azienda californiana produttrice di dispositivi di archiviazione ha annunciato che nel 2009 lancerà le sue prime soluzioni SSD per i mercato high-end nonchè hard disk da ben 2 terabyte di capienza.


Finalmente anche Seagate ha ceduto ai palesi vantaggi della tecnologia offerta dai drive allo stato solito. E' lo stesso amministratore delegato dell'azienda americana, Bill Watkins, a rivelare i piani per il 2009, che vedono per la prima volta l'introduzione di drive SSD, ma anche di capienti HDD da 2TB. In precedenza Watkins aveva aspramente criticato le soluzioni basate su memoria Flash NAND, che avrebbero violato alcuni brevetti di Seagate; alcune sue dichiarazioni inoltre, evidenziano la sua profonda sfiducia verso la nuova tecnologia, reputata inutile a causa di costi troppo alti in confronto ai benefici offerti.

Seagate WatkinsIl mercato e lo sviluppo degli SSD intanto, ha fatto passi da gigante e Seagate ha dovuto annunciare la transizione verso le nuove soluzioni, che dovrebbero essere disponibili per il prossimo anno, anche se limitatamente al mercato enterprise. Per Watkins il prezzo per gigabyte dei solid state disk è ancora troppo elevato ed i tempi di adozione lenti, per cui attualmente la produttrice californiana non ha progetti riguardo l'ingresso nel mercato consumer SSD, anche se con ogni probabilità è solo questione di tempo: "Se il costo per GB avrà un calo del 10%, probabilmente Seagate si concentrerà su una linea di solid state drive consumer".

Watkins ha inoltre aggiunto che i drive con memoria flash hanno dei problemi in fase di scrittura, mentre le celle si deteriorerebbero in fretta, riducendo la capacità di storage; questioni già ampiamente discusse e sfatate dagli esperti. L'insicurezza di Seagate nei confronti delle nuove tecnologie non è di certo nuova: anche nel lontano 1997, dopo l'acquisto di Quanta, produttrice di drive ottici, Watkins iniziò a sospettare che gli hard disk sarebbero stati sotterrati dai supporti ottici. Le sue previsioni si rivelarono errate, con un crollo nel costo di produzione degli HDD a piattelli magnetici, che divennero la principale soluzione per lo storage per oltre un decennio.

Secondo Krishna Chander, esperto analista di iSuppli infatti, un SSD da 128GB ha un costo di circa 460 dollari, con prezzo per gigabyte di 3,58$, contro i 60 dollari totali per un comune HDD da 160GB. Chandler è convinto che Seagate stia prendendo un grosso abbaglio, e lo esplicita senza troppi complimenti: "Non hanno capito. Stanno perdendo una grande opportunità. La realtà è questa: nei prossimi 3-5 anni gli SSD prolifereranno!".

Con la prossima entrata nel mercato SSD, Seagate potrebbe avere un grosso vantaggio nei confronti dei suoi avversari; Western Digital, ad esempio, è ancora concentrato sulle soluzioni HDD per far sentire la sua presenza nel mercato dei drive allo stato solido.

 

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