ImageSamsung Electronics ha progettato una speciale docking station, basata su celle a combustibile, in grado di assicurare ai propri notebook un'autonomia lunga un mese.


Il Capodanno si avvicina e in alcune parti del mondo si è soliti festeggiarlo lanciando dalla finestra oggetti vecchi di ogni genere, quasi come a liberarsi dell'anno appena passato e salutare quello appena arrivato. Che ne direste se quest'anno assieme ai piatti, ai bicchieri e altre suppellettili, si lanciassero anche le ormai obsolete batterie per notebook? Sembrerebbe, infatti, che nel 2007 avremo a disposizione un nuovo sistema di alimentazione per il nostro laptop, basato sulla tecnologia delle celle di combustibile (anche dette "pile a combustibile").

I tecnici di Samsung Electronics hanno finalmente messo a punto un prototipo di docking station, basata sull'innovativa tecnologia DMFC (Direct Methanol Fuel Cell), che sfrutta la combustione del metanolo per fornire energia ad un ultraportatile Sens Q35 prodotto dalla stessa società coreana.

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Secondo il comunicato ufficiale di Samsung ogni cella di combustibile ha una densità energetica di 650Wh/L per uno stoccaggio di energia totale di 1.200Wh e rispetto ai precedenti prototipi rilasciati sono stati apportati alcuni miglioramenti che ne hanno ridotto le emissioni acustiche. Con gli ultimi accorgimenti introdotti, infatti, la piattaforma risulta essere silenziosa quanto gli alimentatori a corrente per notebook e riesce ad alimentare, con una sola carica di combustibile, il Q35 per un mese, otto ore al giorno per cinque giorni alla settimana. Un totale di ben 160 ore di autonomia che sorprendono pensando all'attuale stima sulla durata delle batterie, che in alcuni casi sfiora addirittura un'ora!

La nuova tecnologia permette di ottenere energia da sostanze combustibili, essenzialmente idrogeno ed ossigeno e rappresenta una fonte di energia alternativa alle consuete batterie agli ioni di Litio, protagoniste di massicci richiami da parte delle maggiori aziende del settore a causa di un potenziale rischio di esplosione.

Un altro vantaggio delle batterie a celle di combustibile è quello di produrre energia "pulita", in contrapposizione ai rischi per l'ambiente che invece presentano le batterie agli ioni di Litio. L'esigenza di ricorrere a fonti energetiche eco-compatibili era già stata accolta da Samsung nel settore dei dispositivi di telefonia mobile, dotando di simili batterie a combustione cellulari e microtelefoni.

A tal proposito, inoltre, ricordiamo come a Giugno l'azienda nipponica Toshiba avesse proposto una dock station a celle di combustione per ultraportatili Portege, che permetteva ad un tablet una autonomia di 10 ore. Qualche mese dopo, era stata presentata una versione aggiornata, nella quale le celle di combustibile erano alloggiate direttamente nel notebook. Samsung, prima di questo progetto, aveva lanciato un caricabatterie a combustione dal peso di 5.3 once, mentre Nokia assicura che i prossimi cellulari saranno dotati di tale tecnologia. Anche LG ha proposto un concept di notebook alimentato a combustibile liquido. Se l'idea di Samsung sulle batterie a celle di combustibile riuscirà ad imporsi sul mercato, l'industria del settore potrebbe godere di nuovo impulso.

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