Recensione del tablet Kupa X11 con penna stylusKupa X11 è uno slate PC, un tablet Windows 7 destinato al mercato professionale. Ha un design curato e funzioni avanzate che gli permettono di competere ad armi pari con altri prodotti  più blasonati.


Gli slate PC costituiscono una particolare categoria di tablet, sviluppata essenzialmente per il settore professionale e caratterizzata dalla presenza del sistema operativo Windows di Microsoft. In un mondo, anche lavorativo, che va sempre più di corsa, essere produttivi anche in condizioni di mobilità sta diventando cruciale e sono molti i professionisti che desiderano poter utilizzare un sistema operativo completo e i software a cui sono maggiormente abituati senza per questo rinunciare alla comodità e gestibilità di un device particolarmente compatto e leggero come il tablet.

Quelli maggiormente diffusi, ossia basati su piattaforma ARM e sistema operativo Apple iOS o Google Android, sono però inadatti a questo scopo, sia per la poca potenza elaborativa disponibile, in confronto a soluzioni x86, sia perché appunto la maggior parte dei programmi che usiamo abitualmente su Windows non esistono per questi OS, del resto pensati per profili d'uso e target completamente differenti. È una situazione che sta lentamente cambiando, ma è tuttora vero che i tablet Android a vocazione professionale sono una piccola fetta della torta.

Orientamento verticale per il tablet Kupa X11

Gli slate PC quindi costituiscono il tentativo di colmare un vuoto, offrendo un form factor equivalente ma con una piattaforma hardware e un sistema operativo da notebook (o in alcuni casi da netbook). Certo, Microsoft Windows 7 non nasce avendo in mente un impiego su dispositivi touch e presenta dunque un'interfaccia poco touch friendly problema che può però essere facilmente superato grazie alla presenza di un pennino, proprio come accade in questo caso, che consente di interagire con maggior precisione con i comandi, ancora troppo piccoli per le dita nonostante gli adattamenti della GUI di Windows 7.

Cover posteriore del Kupa X11

In attesa quindi che debutti Windows 8 con la sua interfaccia Metro UI espressamente sviluppata per l'uso su touchscreen, in ambito business si può ripiegare su dispositivi come questo Kupa X11, prodotto da una giovane azienda tedesca, nata nel 2002, ma che si presenta già molto maturo e con grandi potenzialità. Nel corso di questa recensione vedremo se sarà riuscito ad esprimerle appieno.

Per concludere questa sezione intoduttiva, sintetizziamo le principali caratteristiche del Kupa X11 che andremo ad esaminare singolarmente nelle prossime pagine. Il dispositivo ha una diagonale di 10 pollici, un display multitouch con risoluzione HD e supporto all'uso del pennino e un processore Intel Atom Oak Trail Z670 da 1.5 GHz, 2 GB di RAM, 64 o 128 GB di storage su unità SSD, un parco porte e connessioni molto completo, un sensore biometrico per il rilevamento delle impronte digitali e una batteria che promette fino a 10 ore di autonomia, il tutto controllato dal sistema operativo Microsoft Windows 7 e proposto in vendita a un prezzo variabile tra i 799 e i 1069 dollari, a seconda dell'allestimento. Si tratta quindi di un concorrente di HP Slate 2 e Dell Latitude ST.


Caratteristiche tecniche e unboxing

Il Kupa X11 può contare su una piattaforma hardware molto vicina a quella dei comuni netbook, ma con degli acuti che gli consentono di differenziarsi e di svettare fuori dal segmento low-cost. Basta considerare ad esempio i 2 GB di RAM, l'unità SSD per lo storage o ancora il display con risoluzione HD. Lo slate quindi dovrebbe essere in grado di assicurare buone prestazioni, almeno in ambito home e intrattenitivo. Di seguito vi riportiamo i dettagli del modello testato:

  •  Processore: Intel Atom Z670 1.5 GHz single core 45 nm
  •  Chipset: Intel 82SM35 PCH (Whitney Point)
  •  Memoria: 2 GB DDR2 800 MHz
  •  Sottosistema grafico: Intel GMA 600
  •  SSD: Kingston SSDNow! MS100 64 GB
  •  Display: 10.1" 1366 × 768 pixel WLED backlight
  •  Porte: 2x USB 2.0, 1x HDMI, 1x jack audio, lettore di SIM
  •  Connettività: 3G UMTS/HSDPA/HSUPA, WiFi 802.11 b/g, Bluetooth 2.1+EDR
  •  Fotocamere: 1x posteriore 3 Mpixel, 1x anteriore 2 Mpixel
  •  Batteria: ai polimeri di litio da 52 Wh
  •  Sistema Operativo: Microsoft Windows 7 Professional SP1 32 bit
  •  Dimensioni: 272 x 186 x 14.8 mm
  •  Peso: 940 g
  •  Altro: alimentatore compatto con cavo elettrico, documentazione cartacea, penna, punte e batteria di ricambio.

La scatola in cui arriva il tablet Kupa

Kupa ha lavorato molto sulla qualità del suo prodotto e questo sforzo è evidente sin dalla confezione, particolarmente raffinata. La scatola è nera con sovrimpressa una foto ad effetto del tablet. Al suo interno troviamo l'alloggiamento per il device, con un elegante ed esclusivo rivestimento vellutato e, sotto questo primo vano, altri tre, uno con l'alimentatore, uno con la documentazione cartacea e il terzo con il pennino, le punte e la batteria di ricambio, ciascuno dentro la sua scatola. Onnipresente il logo Kupa celeste a forma di goccia.

Il contenuto della confezione


Design e impressioni generali

Il Kupa X11 è molto curato, sia per quanto riguarda la realizzazione che l'estetica. Le linee sono gradevoli e diverse dal solito, con gli angoli appena smussati e un design vagamente full flat. Il frontale è dominato dall'ampio display frameless, mentre la parte bassa presenta un inserto con colore a contrasto, dove sono ospitati due tasti, sul margine destro, e il sensore biometrico per la lettura delle impronte digitali, posto invece sul lato sinistro.

Con dimensioni pari a 272 x 186 x 14.8 mm e un peso di 940 g lo slate non è compatto e leggero quanto un comune tablet consumer ma ovviamente offre molto di più, sia come dotazione hardware che come porte, due aspetti a cui l'utente professionale è sicuramente più interessato, tanto più che il Kupa X11 resta in ogni caso più facile e comodo da trasportare di un comune portatile.

Il design del Kupa X11 è estremamente sobrio ed elegante

La scocca non è realizzata in metallo ma le plastiche impiegate sono di ottima qualità, ben rifinite e perfettamente assemblate, senza sbavature o imperfezioni di sorta, lo chassis infatti è del tutto esente da flessioni o scricchiolii. Nell'insieme dunque il risultato è valido e offre una buona ergonomia, che ne consente un impiego comodo durante la quotidianità.

Particolare del logo Kupa

La qualità si apprezza dall'attenzione posta per i dettagli come la griglia di ventilazione sul fondo, che ha la stessa forma a goccia del logo Kupa, o come le griglie cromate degli altoparlanti e l'accostamento di colori della cover.

La griglia di ventilazione sagomata nella stessa forma del logo Kupa

Forse il Kupa X11 non è altrettanto sottile e seducente di un tablet ARM based di fascia alta ma sicuramente è più elegante degli slate di prima generazione che abbiamo visto nella prima metà dell'anno o durante il 2010, inoltre, come vedremo tra poco, offre una varietà di porte notevole per questo tipo di form factor, un altro aspetto sicuramente importante in ambito business.


Interfacce

Grazie allo spessore non eccessivamente ridotto, Kupa è riuscita a integrare lungo i lati dello X11 diverse porte tra cui due USB 2.0 standard, un'uscita video digitale HDMI, un jack audio per le cuffie e, per i modelli dotati di modulo 3G, anche un lettore di SIM.

Porte e slot sono distribuiti prevalentemente sul lato destro, sfavorendo gli utenti mancini, ma con ogni probabilità si è trattato di una scelta obbligata perché le varie interfacce saranno tutte ospitata su un'unica IO board.
 
Lato sinistro: Questo fianco è completamente privo di interfacce.

Lato destro: Su questo versante invece troviamo due porte USB 2.0, un'uscita video HDMI, un jack audio per le cuffie e lo slot per la SIM, presente soltanto nei modelli Pro e Lux.

Lato destro e superiore del tablet X11 di Kupa

Lato superiore: Il lato superiore ospita il pulsante di accensione e una piccola griglia per l'espulsione dell'aria calda da parte della ventola.

Lato inferiore: Qui sono alloggiati i due speaker protetti da griglie metalliche e due slitte per abilitare le funzioni wireless (3G, WiFi e Bluetooth).

Lato sinistro e lato inferiore. Su quest'ultimo si notano gli speakers

Frontale: Sul lato frontale troviamo, come già ricordato, un sensore biometrico per le impronte digitali, un pulsante a bilanciere, più grande e uno di dimensioni minori. Quest'ultimo può simulare il click del mouse ma può anche servire per regolare l'intensità della retroilluminazione del display. In quest'ultimo caso bisognerà tenerlo premuto e poi regolare l'intensità con il pulsante a bilanciere. Il sensore biometrico infine può lavorare in abbinamento a un software chiamato AuthenTec TrueSuite, che consente di abbinare password diverse per ciascuna delle dieci dita per il login sia al sistema operativo che a diversi siti online ma anche a partizioni, cartelle e singoli file protetti.

Particolare della fotocamera anteriore

Fondo: Sul lato posteriore troviamo soltanto un’elegante griglia a forma di goccia e il sensore della fotocamera da 3 Mpixel, in grado di catturare anche i filmati. Foto e video presentano una buona resa cromatica, ma un livello di dettaglio solo sufficiente, inoltre i video non sono fluidissimi, soprattutto se si effettuano riprese in movimento.

Dal lato inferiore si può intuire che lo spessore di questo tablet non è ultrasottile


Processore, piattaforma e memoria

Kupa X11 è basato su un system on a chip Intel Atom Z670 Oak Trail, formato da un processore single core conosciuto anche col nome in codice Lincroft, dal sottosistema grafico GMA 600 e dal controller di memoria e realizzato con sistema produttivo a 45 nm. Il processore, che lavora a una frequenza di 1.5 GHz, ha una cache di secondo livello da 512 Kb e un Front Side Bus di 800 MHz. La CPU inoltre supporta le tecnologie HyperThreading, che permette di vedere ciascun core fisico come se fossero due core logici, VT-x per la virtualizzazione e soprattutto Enhanced Speedstep, per la riduzione dei consumi. Il TDP massimo infatti ammonta a soli 3 W.

Come tutti gli Atom, anche Lincroft è stato sviluppato per essere efficiente e non per offrire prestazioni elevate in valore assoluto, troviamo infatti la tipica architettura di tipo In-order, che costringe quindi il processore ad elaborare le istruzioni in maniera sequenziale, influenzando così negativamente le prestazioni, a causa del basso numero di Instructions per clock (IPC) che è in grado di eseguire. Come ha infatti sempre spiegato Intel un'architettura più moderna, di tipo Out-of-order, avrebbe richiesto un numero di transistor molto più elevato che ne avrebbe oltremisura aumentando l'assorbimento energetico.

CPUz: Intel Atom Z670 Oak Trail

Il PCH (Platform Controller Hub) è invece il modello 82SM35, che Intel chiama in codice Whitney Point, in grado di offrire supporto a un canale SATA II a 3 GB/s, oltre che a un massimo di 4 porte USB 2.0 e a uno slot per schede di memoria SD.

Per quanto riguarda il controller della memoria, esso può gestire fino a 2 GB di memoria RAM DDR2 a 800 MHz, solo in modalità single channel e infatti nel Kupa X11 troviamo proprio lo stesso quantitativo di RAM di questo tipo, ma è molto probabile che i singoli chip siano saldati sulla motherboard, perché il nostro programma di system information AIDA64 non è riuscito a rilevarne marca e modello.


Audio e video

Per la gestione dell'audio troviamo il codec Realtek ALC662 integrato nel chipset SM35. Si tratta come sempre di un codec che risponde alle specifiche High Definition Audio e al Windows Logo Program, la cui peculiarità principale è quella di supportare i sistemi multicanale fino a 6 vie (5.1) e di offrire una buona qualità audio complessiva grazie all'integrazione di due DAC con sample rate fino a 96 kHz. I due speaker integrati non sono particolarmente potenti ma consentono comunque di ascoltare dignitosamente l'audio di un film o di un video in mancanza delle nostre cuffie.

A gestire il comparto video troviamo invece come detto il sottosistema Intel GMA 600 integrato nel processore, basato su un core PowerVR SGX5 dotato di 4 pipeline unificate che lavorano a una frequenza di 400 MHz. Il chip supporta le API DirectX 10.1, le OpenGL 3.0 e gli shader model 3.0 ma non è ovviamente adatto al gaming, mentre se la cava meglio in ambito multimediale, dove riesce a gestire anche video HD di tipo MPEG-2, VC-1 e AVC grazie all'integrazione di un decoder video.

Il display è un LCD con diagonale di 10.1 pollici in formato 16:9 e con una risoluzione HD di 1366 x 768 pixel. Il pannello è un multitouch capacitivo che integra la logica necessaria anche ad usare una penna attiva. La finitura antiriflesso opaca è stata ottenuta mediante l'applicazione di una apposita pellicola sulla superficie dello schermo. Questo filtro è particolarmente soggetto a graffie e all'usura, quindi dovrete cambiarlo dopo qualche mese di utilizzo del dispositivo.

Il Kupa X11 con Windows 7 e la sua penna attiva

La resa cromatica è buona, ma ovviamente a causa dello strato aggiuntivo la luminanza è un po' bassa, inoltre l'angolo di visualizzazione è molto stretto, sia sul piano orizzontale che verticale.


Un sistema operativo come Windows 7 permette di impiegare software evoluti, solitamente non disponibili sui sistemi ARM, tuttavia l'interfaccia di tali programmi così come quella dell'OS stesso non è molto adatta all'input attraverso le dita. Per questo motivo il tablet Kupa è anche dotato di penna in modo da cliccare sugli elementi più piccoli. Il digitalizzatore attivo è basato su una tecnologia proprietaria  e dispone di due bottoni, uno per simulare anche le funzioni del tasto destro di un mouse e l'altro per switchare tra varie funzioni "hover": quando cioè si passa con la punta del pennino su un menù, un file, una cartella o altro ancora sarà possibile visualizzare i diversi comandi senza bisogno di cliccarci prima sopra.

Infine il pennino supporta fino a 1024 livelli di pressione (i pennini Wacom o N-Trig si fermano a 256 solitamente), con una precisione di 0.1 mm, una funzionalità perfetta ad esempio per validare documenti tramite l’uso di firma digitale. Durante l'uso il pennino è risultato sempre estremamente preciso e funzionale e non ha mai presentato difetti di alcun tipo. L'unico neo è costituito dalla mancanza di un qualsiasi alloggiamento nel tablet, cosa che peggiora la comodità d'uso generale, costringendo l'utente a sistemarlo in qualche modo nella borsa o in una tasca, col rischio di perderlo o danneggiarlo.

La penna stylus attiva di Kupa è davvero ottima e arriva con un set di pezzi di ricambio

Lo stilo può essere utilizzata per navigare sull'interfaccia come un dispositivo di puntamento oppure per prendere appunti a mano libera, usandolo cioè come una normale penna, una funzione che estende indubbiamente le funzionalità di questo slate.

Scrittura a mano libera con la penna


Storage e reti

Il Kupa X11 è equipaggiato con un'unità SSD Kingston SSDNow! MS100 da 64 GB, che offre buone prestazioni, inferiori a quelle di altri SSD ma comunque ben superiori a quelle ottenibili con un qualsiasi hard disk tradizionale. Grazie alla tecnologia Always On inoltre l'unità esce dallo stato di sleep in soli 2 secondi.

Ottimo anche il supporto alle reti wireless offerto dal Kupa X11. Nelle declinazioni Pro e Lux infatti, oltre al WiFi e al Bluetooth troviamo anche il modem per le reti 3G. In particolare le prime due interfacce sono gestite da un modulo 3DSP Wireless 802.11 B+G, mentre al 3G provvede il chip Huawei EM770W di tipo minicard su slot PCI express. Quest'ultimo è particolarmente interessante in quanto, oltre a supportare le reti UMTS/HSDPA/HSUPA, integra anche il modulo GPS.

Sempre di Huawei inoltre è anche il software Mobile Partner, che consente di gestire in maniera personalizzata la connessione 3G e tutte le eventuali feature ad essa connesse.

Il tool Mobile Partner consente di gestire la connessione 3G

Batteria e temperature

Un'altra delle peculiarità di questo slate è quella di integrare una batteria ai polimeri di litio da 52 Wh che, sulla carta, dovrebbe garantire fino a 10 ore di autonomia con un'unica ricarica o 30 giorni in stand by. Per verificare le affermazioni del produttore abbiamo usato come sempre il software Bapco MobileMark 2007 impostato nello scenario Reader, in modo da simulare una condizione di idle costante al fine di poter rilevare quella che può essere considerata la massima autonomia possibile per il portatile in test, scegliendo il profilo di maggiore risparmio energetico, ad esclusione della luminanza del display, solitamente lasciata al valore più alto.

Il risultato fatto registrare dal Kupa X11 in queste condizioni è stato pari a 565 minuti, ossia circa 9 ore e 25 minuti, un tempo davvero ottimo, nonché straordinariamente vicino a quello dichiarato. Questo significa che lo slate è perfetto per un utilizzo lavorativo in mobilità, dove permetterà facilmente di coprire l'intera giornata lavorativa senza particolari problemi.

Nonostante la presenza di una CPU Intel Atom Z670 che ha un TDP di soli 3 W e di una unità SSD, Kupa ha dovuto comunque montare un sistema di dissipazione del calore di tipo attivo, ossia con ventola. Lo slate è comunque particolarmente silenzioso, tuttavia la parte inferiore del fondo tende a scaldare durante l'uso e il calore prodotto potrebbe risultare fastidioso se si dovesse tenere il device poggiato sulle ginocchia.


Test

Per la nostra valutazione delle prestazioni partiamo come sempre dai punteggi assegnati alla piattaforma dal benchmark sintetico integrato nel sistema operativo Windows 7. Il punteggio complessivo è molto basso ma dobbiamo ricordare che Windows tiene conto del punteggio della sezione peggiore per assegnare quello globale.

2.2 è infatti lo score che fa segnare il processore che, come vedremo tra poco, si confermerà il vero punto debole dell'intero sistema. Raggiunge invece punteggi più dignitosi il sottosistema grafico Intel GMA 600, mentre l'unità SSD fa segnare un eccellente 6.9 presumibilmente grazie ai tempi di accesso istantanei. Quello che emerge dall'Indice di Windows è quindi che il Kupa X11 ha una configurazione molto sbilanciata, che privilegia la mobilità a scapito delle prestazioni.

Indice delle prestazioni di Windows

Le scarse prestazioni del processore sono purtroppo confermate anche dai nostri test 7Zip e superPI, dove il single core offre performance ovviamente inferiori a quelle di altri Atom dual core.

7zip

Superpi

La tendenza è confermata anche nella suite di test PCMark (05, Vantage e 7). In questi tre benchmark infatti il punteggio totale, come spesso accade, viene trainato essenzialmente dalle prestazioni dell'unità a stato solido. Anche il sottosistema grafico GMA 600 non ottiene risultati particolarmente positivi e brillanti, ma questo non deve stupire perché esso è espressamente pensato per un impiego multimediale e non certo per il gaming.

PCMark05

PCMark Vantage

PCMark 7

Restando infatti nell'ambito della capacità di riprodurre filmati HD, che poi è ciò che interessa maggiormente l'utenza che acquista un tablet, il motore di decodifica video integrato garantisce come già detto prestazioni più che buone, consentendo così di visualizzare a schermo film e video a risoluzione nativa senza scatti o rallentamenti di sorta.

Il Kupa X11 riesce a riprodurre senza problemi video Full HD


Conclusioni

Kupa è un'azienda relativamente giovane che però con questo X11 si dimostra già incredibilmente matura. Lo slate in questione infatti ha tanti pregi, a partire dalla cura realizzativa ed estetica, passando per il buon display con risoluzione HD, l'ampia dotazione di porte e l’assortimento completo di moduli di connessione ma i due maggiori punti di forza di questo device sono indubbiamente l'ottimo pennino con tecnologia proprietaria, dotato anche di due tasti funzione e di sensibilità a 1024 livelli di pressione e la grande autonomia di cui gode, molto prossima alle 10 ore dichiarate dal produttore.

Purtroppo però il Kupa X11 ha anche un limite piuttosto evidente, costituito dalle prestazioni insufficienti di cui è capace il processore single core Intel Atom Z670, che è stato scelto con molta probabilità più che altro per le sue doti di risparmio energetico, grazie al TDP di soli 3 W, aspetto che ha sicuramente influito del resto sull'ottima autonomia raggiunta.

Kupa X11 si fa apprezzare principalmente per la lunga autonomia e per l'ottima penna atylus

Chi compra uno slate tuttavia lo fa perché vuole avere a disposizione un sistema operativo che gli consenta di sfruttare tutti quei programmi professionali a cui è già abituato sul proprio computer o portatile e che non potrebbe avere a disposizione invece sui normali tablet consumer ARM based. Il Kupa X11 non fa eccezione a questa regola ma le prestazioni offerte sono tali da limitare comunque l'operatività, sebbene è probabilmente sempre meglio svolgere con qualche difficoltà i propri task che non poterli svolgere per niente.

Lasciamo quindi al singolo utente di valutare se il compromesso raggiunto da Kupa tra performance e autonomia faccia o meno al caso proprio, non si può dire però che l'azienda tedesca abbia lavorato male: lo slate in questione è nell'insieme un buon prodotto con alcuni notevoli punti di forza affiancati a qualche inevitabile debolezza, anche se c'è da essere sicuri che, con la prossima release, anche questo aspetto sarà sistemato, dando vita a un prodotto ancora più competitivo ed interessante.

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