Recensione di Samsung Galaxy S8Samsung ha forgiato un dispositivo che trasforma lo smartphone ed il suo utilizzo, elevando la qualità costruttiva ad un livello sino ad ora raramente visto e donando una trasportabilità quasi unica. Samsung Galaxy S8 è il dispositivo da battere in questo 2017 ma come uscirà dai nostri test?


Dopo un anno segnato da grandi traguardi in termini di vendite (S7 e S7 Edge) ma anche da grandi delusioni (Samsung Galaxy Note 7), aprile 2017 è stato il mese del consolidamento del brand coreano, che snobbando il Mobile World Congress 2017 ha deciso di catturare l’attenzione della stampa e degli appassionati il 29 marzo con una serie di presentazioni a New York, Londra ed anche Milano.

Protagonista di questi eventi era il Samsung Galaxy S8, accompagnato dall'S8 Plus e da una gamma di accessori estremamente completa che include persino Samsung DeX, una dock da tavolo che permette di portare l'esperienza Android sullo schermo di un TV o di un monitor e di utilizzare l'enorme potenza di calcolo racchiusa in questo smartphone per applicazioni computer-like. Il design è al vertice e per molti versi innovativo, con rivestimento in vetro e schermo border-less su due lati con rapporto di forma ultra-wide.

Samsung Galaxy S8

Il prezzo, come era facile aspettarsi per il flagship Samsung, al momento del lancio era stratosferico, quasi proibitivo, ma per fortuna è rapidamente sceso su livelli accettabili e la quotazione attuale su Amazon oscilla fra i 560€ della colorazione viola ai 590€ dell'intramontabile modello nero. Samsung è riuscita a superare la pregevolezza, l’affidabilità e la velocità del suo modello 2016? Analizziamo punto per punto le prestazioni di Samsung Galaxy S8.

Confezione

Abbandonando la politica di eco-sostenibilità intrapresa con il box di vendita di Galaxy S4, la confezione è realizzata in cartoncino nero opaco su cui troneggia la sigla S8 in colorazione blu zaffiro.

Samsung Galaxy S8 e la confezione di vendita

All’interno troviamo lo smartphone, il caricabatteria da parete (5V 2A / 9V 1,67A), il cavo USB-USB Type-C, la graffetta per l’installazione della nano SIM e microSD, uno Smart SWITCH, un adattatore Micro USB-USB Type-C, un paio di cuffie AKG (marchio Harman) con tre set di gommini per cavità auricolari.
La confezione è di ottima qualità, meno scenografica rispetto ad altri produttori ma ricca di accessori. Visto il prezzo, una cover (trasparente o in vera pelle) avrebbe fatto la differenza, proteggendo ed accontentando l’acquirente.

Cuffie AKG a corredo


Scheda tecnica ed hardware

Samsung Galaxy S8 monta un processore a 10nm Samsung Exynos 8895 Octa-Core con quattro core M1 a 2,3GHz ed altri quattro Cortex-A53 a 1,7GHz con architettura a 64bit, una Mali G71 MP20 (OpenGL ES 1.1/2.0/3.0/3.1/3.2, Vulkan 1.0, OpenCL 1.1/1.2/2.0, DirectX11, FL11_2, Renderscript) con clock massimo a 850MHz e processo produttivo a 16nm.
La memoria RAM da 4GB di tipo LPDDR4X (differente dalla LPDDR4 per il voltaggio a 0,6V rispetto al classico 1,1V) è più che sufficiente per svolgere in totale semplicità tutte le operazioni quotidiane. La connettività è imbattibile, infatti la Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac con un download massimo di 1Gbps ed un LTE Cat.16 (1Gbps in Down e 150Mbps in Up) sono più che sufficienti e lo saranno ancora per diversi anni a venire.

La presenza del Bluetooth 5.0 è una vera rivoluzione, questo standard permette il collegamento simultaneo di due periferiche Bluetooth e quindi mi ha permesso di collegare contemporaneamente due  cuffie e di portare, per la mia consueta corsa con la mia compagna, un solo smartphone.
La batteria da 3000mAh si ricarica nel giro di 1h e 30 minuti senza scaldare lo smartphone.
Android a bordo è nella sua versione 7.0, mentre l’interfaccia è la Samsung Experience 8.1, che propone un launcher semplificato, un set di icone molto belle alla vista ed un’esperienza rapida e reattiva.

  • Sistema operativo: Android 7.0, Samsung Experience 8.1
  • Display: 5.8” WQHD+ (2960x1440) aspect ratio 18,5:9 Super AMOLED 570dpi protezione Corning Gorilla Glass 5
  • Processore: Samsung Exynos 9 8895 Octa-Core (4x2,3GHz e 4x1,7GHz) a 64bit e processo produttivo a 10nm
  • GPU: ARM Mali-G71 MP20
  • Memoria: 4GB RAM LPDDR4X
  • Storage: 64GB ROM ufs 2.1 espandibili con MicroSD sino a 256GB
  • Fotocamera:
    • Fotocamera principale: 12MP f/1.7 1/2,5” 1,4 μm sensore ISOCELL S5K2L2/ Sony IMX333, 26mm equivalente,
    • Fotocamera frontale: 8MP f/1.7
  • Connettività: Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, Bluetooth 5.0 con LE/EDR/A2DP/aptX, NFC, NFC e pagamento
  • Porte: USB 3.1 Type-C, jack audio
  • Espansione: microSD, microSDHC, microSDXC
  • Dimensioni: 148,9 x 68,1 x 8 mm
  • Peso: 155g circa
  • SIM slot: Singolo Nano SIM
  • GSM 850/900/1800/1900
  • LTE 800/900/1800/2100/2600
  • GPS: GPS, A-GPS, GLONASS/Beidou, Galileo
  • Sensori: Prossimità, Luminosità, accelerometro, lettore di impronte
  • Batteria: 3000mAh Li-Po
  • Charger Output: 5V 2A, 9V 1,67A
  • Valori SAR:
    • Testa: 0,32 W/Kg
    • Corpo: 1,27 W/Kg
  • Colore: Midnight Black, Orchid Gray, Arctic Silver, Coral Blue e Maple Gold
  • Altro: LTE Cat.16 (1000Mbps in Download 150Mbps in Upload), assente la radio FM

Design

Dopo essere stato una delle star della Milano Design Week, è stato il dispositivo mobile più ammirato e desiderato di questo inizio 2017 ed a ragione. Youghee Lee (Executive Vice President of Global Marketing, Mobile Communications Business di Samsung Electronics) ha ricordato come le linee sinuose e l’ergonomia del dispositivo siano una rivoluzione non solo sotto il profilo estetico ma anche nella fruizione dei differenti contenuti, riunendo l’estetica alla sostanza.

Il design di Samsung Galaxy S8 è un balzo in avanti di 5 anni: i bordi del display sono quasi del tutto scomparsi, lo schermo ha una doppia curvatura comoda e funzionale, un disegno simmetrico dei pannelli in vetro eredità dell’esperienza maturata con lo sfortunato modello Galaxy Note 7 e la fotocamera quasi a filo della scocca posteriore.
Sin dai primi rumor comparsi in rete, Samsung ha messo in chiaro che la parte frontale di Galaxy S8 sarebbe stata in un unico colore a causa della ricca sensoristica da dover nascondere sotto il vetro frontale dello smartphone.

Samsung Galaxy S8 ha un design arrotondato con frame in metallo e superfici in vetro ricurvo

Le qualità estetiche sono indiscusse, alle tre colorazioni disponibili sul sito di Samsung Italia sono Midnight Black, Orchid Gray e Arctic Silver ma su Amazon si può acquistare anche la tinta Coral Blue. Non abbiamo informazioni circa la distribuzione nel nostro Paese della versione Maple Gold.

Il frame in metallo nella colorazione Midnight Black (quella da me testata) è nero lucido e ricorda la lavorazione tanto di moda Jet Black o Piano Black (Doogee Y6). Il frame non sembra essere propenso a raccogliere graffi o scalfitture, anche se la mia valutazione potrebbe essere smentita dopo 6-12 mesi di utilizzo.
L’assemblaggio è perfetto e non ho trovato nessun difetto. La griglia della capsula auricolare non raccoglie polvere indesiderata al suo interno.


Schermo

Lo schermo da 5,8” di Samsung Galaxy S8 è un’unità curva con un rapporto di forma di 18,5:9 con risoluzione 2960x1440 (WQHD+), 570dpi, tecnologia Super AMOLED e con una sezione dello schermo (che coincide con il tasto home virtuale) capace di riconoscere e rilevare la pressione esercitata sullo stesso.
Approda su un dispositivo mobile per la prima volta la certificazione UHD Alliance per la riproduzione in HDR di contenuti video. La profondità di gamma cromatica su questo schermo è sconcertante, basti guardare la saturazione della colorazione rossa che è a dir poco abbacinante. 113% di DCI-P3 (spazio colore RGB) e 142% di RGB/Rec.709 sono dati che fanno la differenza sotto la luce diretta del sole (fonte: Displaymate.com).

Gli angoli di visione sfiorano la perfezione, mantenendo un’accuratezza dei colori che non sbiadisce con l’inclinazione del display. Come tutti gli AMOLED mostra dei riflessi verdognoli, che è l’unico compromesso da accettare per avere un nero profondo, colori brillanti e angoli di visione perfetti.
Il software a bordo permette di impostare i colori riprodotti su quattro modalità differenti: schermo adattivo, Cinema AMOLED, Foto AMOLED e di base. La prima modalità gode di una regolazione ancora più precisa, operazione fattibile con l’opzione “Bilanciamento dei colori”.

Samsung S8 ha uno schermo ultrawide AMOLED

La luminosità dichiarata dal produttore è di 420nits, mentre quella riscontrata in redazione con lo spettrofotometro X-Rite raggiunge un valore variabile dai 330 ai 350nits. Lo schermo è leggibile senza compromessi sotto la luce diretta del sole, qualche riflesso in più rispetto ai tradizionali schermi piatti è riscontrabile ma non impensierisce la godibilità dell’esperienza. Il sensore di luminosità lavora bene, è sempre puntuale nel riconoscimento delle differenti luci, ma trattiene la luminosità a livelli troppo bassi per il mio utilizzo.

Lo sviluppo verticale dell’unità (18,5:9) si traduce in una gestione multitasking rinnovata. Il multiwindow funziona con naturalezza e leggerezza ed integra la modalità con applicazioni galleggianti sullo schermo, proprio come siamo abituati a fare sui sistemi operativi PC/Mac.
Facendo uno swipe da destra verso sinistra sulla curvatura del display si entra nelle applicazioni “edge”, che permettono di fare uno screenshot, telefonare un contatto recente (People Edge) o di consultare un’applicazione (App Edge).

I Pannelli Tag Edge sono personalizzabili e possono essere impostati per la visualizzazione di Appunti (Appunti Tag Edge), promemoria, Manutenzione dispositivo, meteo, calendario, sport e finanza.
Le app Tag Edge possono essere un modo semplice per usare lo smartphone ad una sola mano, ma personalmente non ho trovato indispensabile il loro utilizzo, soprattutto se pensiamo che 5,8 pollici (80% dell’area frontale) sono contenuti in una scocca estremamente piccola.
La protezione della superficie è affidata ad un vetro Corning Gorilla Glass 5, ma il rischio di rottura dello schermo dopo una sola caduta è molto alto a causa della predominanza della superficie vetrata.


Fotocamera

Il sensore montato dal mio prodotto di test è ISOCELL, ha una risoluzione di 12,2MP f/1.7 con un sensore 1/2,5” e 1,4μm. La lunghezza focale equivalente è di 26mm, quindi abbastanza grandangolare per permettere scatti panoramici o ritrattistici apprezzabili. La velocità di esecuzione dell’applicazione fotografica è altissima, la migliore che il mercato smartphone possa proporre ad oggi. Con un doppio click sul tasto di accensione, anche a schermo spento, è possibile entrare nella fotocamera ed in meno di due secondi essere pronto allo scatto, funzionalità abilitabile su tutti i dispositivi con Android 7 ma che qui funziona alla velocità della luce.

Il software fotografico integra diverse impostazioni: facendo uno swipe da sinistra verso destra si entra nel menù in cui poter scegliere la modalità auto, pro, panoramica, messa a fuoco selettiva, rallentatore, Hyperlapse, cibo e scatto virtuale. La modalità scatto virtuale permette di muoversi all’interno della fotografia con l’ausilio di un visore VR oppure del semplice movimento dello smartphone, la funzione è utile per chi svolge un’attività lavorativa in cui dover mostrare degli ambienti (architetto, ingegnere, immobiliarista ecc…).

La fotocamera posteriore ha un sensore ISOCELL

Facendo uno swipe da destra verso sinistra si accede ai filtri fotografici (Automatico, Crema, Scuro, Foresta, Classico, Comodo, Memoria ed Acero), ai timbri ed ai filtri a forma di cagnolino, coniglietto o cantante che faranno la felicità dei più piccoli o dei più giocosi fra noi utenti. I filtri sono interattivi ed applicabili anche all’interno dei video. In basso a sinistra un’icona a forma di occhio permette il riconoscimento di oggetti da parte di Bixby e la loro ricerca on-line per poterli acquistare.
La funzione che mi è tornata maggiormente utile negli scatti veloci è stata la Auto HDR, che solleva il fotografo dall’interpretare la scena e permette di avere uno scatto perfetto nei contrasti e nell’esposizione anche in condizione di luce complessa. Le fotografie vengono scattate in 4:3 a 12MP o in 16:9 a 9,1MP, ma non è possibile scattare a 18,5:9; gli scatti possono essere fatti sia in JPEG che RAW.

La registrazione video è molto buona, l’autofocus lavora bene ma verrà facilmente ingannato da soggetti riflettenti e colpiti da luce diretta del sole. Registra in UHD (3840x2160), QHD (2560x1440) e FHD (60 e 30fps). Durante la registrazione video è possibile scattare fotografie in sequenza con l’eccezione della ripresa a FHD a 60fps. La stabilizzazione ottica lavora bene, restituisce delle riprese molto dettagliate e cinematografiche.

La fotocamera anteriore scatta degli ottimi selfie, sporcati solo dall’assenza quasi totale di luce e permette la registrazione nel formato massimo di 2560x1440p (QHD). Nell’uso giornaliero ho trovato comoda l’impostazione che permette di visualizzare la foto dopo lo scatto, un po’ come avviene nel mondo fotografico da diversi anni a questa parte.
I risultati sono interessanti se ci si affida alla modalità automatica, mentre diventano ottimi se utilizzerete la modalità Pro. A mio avviso la fotocamera potrebbe dare un 10-15% in più nella sua modalità Auto e proprio per questo mi è piaciuta maggiormente l’esperienza avuta con quella di Huawei P10.
I colori sono naturali, il dettaglio molto elevato ed i contrasti equilibrati.


Bixby

Bixby è l’assistente di tutte le nostre attività quotidiane, entro fine anno dovrebbe poter riconoscere i nostri comandi vocali ed entrare nell’affollato mondo degli assistenti (Alexa, Siri, Ok Google) che da diversi mesi sono stati lanciati sul mercato americano ed inglese.
Attualmente le funzioni sono molto poche e non giustificano la presenza di un tasto hardware (sotto il bilanciere dei volumi). Il suo intervento è richiamabile con uno swipe da sinistra verso destra sulla home dello smartphone e riassumerà gli incontri giornalieri, le attività da portare a termine, il meteo, le notizie di attualità e le mail. In Italia al momento è quasi del tutto inutile ed infatti consiglio di riprogrammare il tasto per altre funzioni più interessanti ed affidarsi all’ormai collaudato “Ok Google”.
Dal punto di vista grafico è piacevole, come anche il font impiegato per “Hello Bixby”.

Funzioni “nascoste”

Lo smartphone propone una miriade di impostazioni “nascoste” ed attivabili dai diversi menù delle impostazioni:

  • Gesture sensore biometrico: è possibile utilizzare il sensore delle impronte digitali per abbassare ed alzare il pannello delle notifiche;
  • Modalità con una mano: se lo smartphone vi sembrasse troppo grande da utilizzare con una mano, potrete ricorrere alla modalità che fa per voi con un triplo tocco sul tasto Home oppure con un trascinamento del dito in diagonale da uno degli angoli dello schermo;
  • Floating App: aprendo un’applicazione e trascinando il dito dall’angolo in alto a destra in diagonale, l’applicazione verrà ridimensionata a vostro piacimento;
  • Game launcher: modalità attivabile affinché tutte le risorse dello smartphone concorrano ad un’esperienza videoludica completa;
  • Area personale: attivabile dal pannello delle notifiche, permette di mettere sotto chiave alcuni contenuti (fotografie, chat, applicazioni) e di renderli sbloccabili attraverso impronta digitale, riconoscimento dell’iride, PIN o password;
  • Manutenzione dispositivo: modalità che analizza lo stato del device ed effettua una serie di migliorie per renderlo più scattante ed usabile. Permette di impostare modalità come Ottimizzata, Gioco, Svago ed Alte Prestazioni;
  • Smart Switch: con l’ausilio dell’accessorio in confezione permette in pochi passaggi la migrazione delle foto, dei contatti e dei contenuti dal vecchio cellulare (compreso iPhone) al nuovo Galaxy S8;
  • Qualità audio ed effetti: modalità presente in “suoni e vibrazione”, gestisce l’equalizzazione del comparto audio e gestisce l’Upscaler UHQ, Audio Surround, Amplificazione Valvolare Pro e Sala concerti. Queste quattro modalità sono attivabili ad auricolari collegati e fanno la differenza usando dei formati non compressi e ad alta qualità;
  • Separa audio applicazione: riproduce l’audio multimediale di un’applicazione su un altoparlante o delle cuffie separatamente dall’audio multimediale delle altre applicazioni;
  • Accessibilità:  Samsung sembra pensare anche a chi ha differenti abilità e viene incontro alle difficoltà visive, uditive e tattili dei suoi utenti. Sebbene questa modalità sia presente su tutti i dispositivi Android, i menù sono molto più ricchi e completi di quelli disponibili su altri smartphone.

Modalità di sblocco smartphone

La sicurezza dei nostri smartphone qualche anno fa veniva affidata ad una sequenza di sblocco od a un pin di pochi numeri, nel 2017 non solo al lettore biometrico di impronte digitali ma anche allo scanner ad infrarossi dell’iride.
Il posizionamento del lettore di impronte digitali a destra della fotocamera principale ha diviso la critica in due schieramenti: uno convinto dell’impossibilità di raggiungere il tasto, l’altro consapevole del fatto che non sia intuitivo ma non catastrofico. Io faccio parte del secondo gruppo di utenti: all’inizio non riuscivo quasi mai ad individuare lo sblocco, ma con il tempo e complice una mano generosa non solo sono riuscito a centrare il tasto, ma anche senza ungere la fotocamera.
Sarebbe stato più saggio cercare una simmetria orizzontale e posizionare il sensore biometrico sotto la fotocamera e non al suo lato, ma fortunatamente il tastino non è l’unico modo per poter superare il blocco di sicurezza.

Il sensore fingerprint è in una posizione un po' scomoda, accanto alla camera principale

Si può decidere di utilizzare il riconoscimento del viso o dell’iride, tenendo a mente di non poter avere contemporaneamente attivati questi due metodi. Alcuni colleghi hanno lamentato il basso livello di sicurezza del riconoscimento del viso, criticità che il software di Samsung ci illustrerà non appena andrete a scegliere questo sblocco. Sempre per una questione di sicurezza, lo sblocco del viso non può avvenire indossando occhiali da sole e la ragione mi sembra più che banale e legittima. Insomma, se foste preoccupati dei segreti celati sul vostro smartphone, sconsiglio di affidarvi allo sblocco con il viso e di puntare a quello con l’iride.

Prima di impostare il riconoscimento di quest’ultima, il software vi avvertirà che potrebbero esserci problemi nello sblocco con troppa luce, con scarsa illuminazione e se si indossano degli occhiali. Nei fatti il sensore funziona bene, anche se è più lento degli altri metodi, e non è affidabile se utilizzato in condizioni limite.
Il riconoscimento del viso è la modalità più celere e comoda delle tre.

Test

I test sono molto chiari: la potenza allo stato puro non manca. Antutu supera agevolmente la soglia dei centosettantamila punti mettendo in evidenza quanto sia brillante la CPU, con delle prestazioni single-core quasi impensabili su un dispositivo mobile. Il comparto tecnico d’avanguardia regala delle performance in gioco di livello altissimo facendo consigliare Samsung Galaxy S8 ai giocatori mobili più esigenti ed attenti.

Quadrant Totale CPU Memoria I/O 2D 3D
45227 191836 15561 16300 327 2109
Antutu Totale 3D UX CPU RAM
173542 71733 52758 38966 10085
Geekbench 4 Single-core Multi-core
2021 6657
Vellamo Browser Metal Multicore
6861 3159 3444
GFX Bench Car Chase offs. Manhattan 3.1.1offs. Manhattan 3.1 offs. Manhattan offs. T-Rex offs. Tessellation offs. Texturing offs. ALU 2 offs.
1471 1523 2632 3864 6766 2938 7820 MTexel/s 6439
3DMark Ice Storm Extreme Ice Storm Unlimited   Sling Shot
12914 3572 151
G1 59,7 fps G2 58,1 fps Physics 35,3 fps G1 168,1 fps G2 116,5 fps Physics 63 fps G1 26,7 fps G2 16,8 fps Physics 33,6/27/14,8 fps
PCMark  Work 2.0 
5477 Web browsing Video editing Writing Photo editing Data manipulation
5055 5328 5540 7341 4500

 


Ricezione, batteria e temperature

Faccio una doverosa premessa: non so se il problema riscontrato sia legato solo al mio dispositivo o se il mio operatore possa essere la causa principale del problema, ma ho sofferto di una ricezione ballerina con caduta di linea improvvisa.
Quest’ultima mi è capitata in differenti zone della mia città ed apparentemente con una ricezione medio-alta del segnale.

La qualità in ascolto delle chiamate è molto buona in capsula auricolare e soltanto soddisfacente se si utilizza l’altoparlante. Non raggiunge la qualità e le tonalità naturali in capsula di Huawei P10, che continuo a preferire e non di poco a questo modello! Niente da segnalare sulla connettività Wi-Fi, che ho trovato impeccabile e velocissima.
La riproduzione musicale dall’altoparlante di sistema ha un audio molto alto, che però diventa impalpabile e medioso al suo volume massimo. La pressione sonora è così alta da far vibrare la parte posteriore del device.

La batteria non permette di portare a termine tutte le attività giornaliere. Soffre molto se ci si sposta in provincia (laddove la ricezione non è cristallina) e non riuscirete quasi mai a superare le 18:00 del pomeriggio con un uso molto inteso o le 20:00 di sera con un impiego più leggero. Al momento non è prevista nessuna Battery Cover ufficiale di Samsung per allungare la vita di questo gioiello.

Foto termica del Samsung Galaxy S8

Le temperature sono a dir poco glaciali, la temperatura massima su core è stata di 42°C, mentre sulla scocca posteriore in prossimità del bordo sinistro del device ho rilevato una temperatura massima di 37°C parimenti nella parte frontale. La batteria, dopo un’ora di benchmark, è arrivata a 32°C.

Conclusioni

Samsung è riuscita a ingegnerizzare un dispositivo quasi perfetto. Certo, non dispone di una batteria capiente, ma in un corpo piccolissimo ha inserito un display da 5,8 pollici, una fotocamera che non sporge, il jack delle cuffie e tantissimi sensori.
Il design sbaraglia la concorrenza, ad oggi è l’unico smartphone con schermo curvo e rapporto di forma 18,5:9 con HDR e bordi stondati. L’esperienza generale è di livello altissimo, le applicazioni si aprono in un niente e la fotocamera è sempre pronta a scattare.

Samsung Galaxy S8 è senza dubbio fra i migliori smartphone de 2017

Il prezzo ufficiale al lancio era di 829 euro, cifra molto elevata ma che riassume la caratura del prodotto, che è a tutti gli effetti il dispositivo da battere in questa prima metà dell’anno e che ridefinisce i canoni estetici dello smartphone. Lo street price è velocemente calato ed ora si attesta sotto i 600€, rendendo questo smartphone ancor più allettante.

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