Recensione di Honor View 20Honor View 20 è il primo smartphone dopo il refresh del brand ed il primo al mondo con punch hole. Ha un design moderno e ben riuscito, un comparto fotografico che mette a frutto l'esperienza di Huawei nel campo, ed una piattaforma hardware fra le più veloci attualmente disponibili.


Partiamo dal dato nudo e crudo: Honor è al quarto posto nella classifica dei produttori nel Bel Paese. Un incremento di vendite del 170% rispetto all’anno precedente ha portato Honor fra le aziende più gettonate di questo 2019.
L'oggetto del desiderio questa volta è il View 20, smartphone di fascia alta dell’azienda, la quale abbraccia il trend notch-less e commercializza questo suo dispositivo a pieno display interrotto solamente dal foro per la fotocamera anteriore. Infatti Honor View 20 è uno dei primi smartphone con display punch-hole ed è anche una delle interpretazioni più convincenti di questa nuova tecnologia: il piercing del View 20 è uno dei più piccoli e discreti e non attraversa tutti gli strati dello schermo ma si ferma al cosiddetto LGP "Light Guide Plate" con vantaggi in termini di qualità d'immagine della camera anteriore e di semplicità di riparazione.

Honor View 20

La versione testata da Notebook Italia è quella griffata da Moschino, contraddistinta dalla colorazione blu (ma disponibile anche in rosso). La caratteristica principale è indubbiamente la presenza di una superficie frontale con un ampio schermo da 6,4 pollici con un forellino nell’angolo sinistro ma anche il retro con decorazione a nanotecnologie ha un forte impatto estetico: la superficie riflette la luce mostrando una trama a V che richiama il nome dello smartphone.

Sebbene sia il top di gamma di Honor, View 20 ha un prezzo intorno ai 500 euro che nel momento in cui scriviamo questa recensione scende a 450 euro con sconti o offerte. Honor View 20 sembra avere tutto quello che il mercato al momento chiede ai produttori, ma è giusto investire sogni e speranze in questo modello?

Honor View 20 è stato il primo smartphone con punch hole

Confezione

HONOR ha ridisegnato il suo logo e ha lanciato un nuovo slogan: “HONOR MY WORLD”. Il nuovo branding è ripreso anche sulla confezione di vendita, realizzata in colorazione bianca, con logo cangiante e gradiente che va dal blu al viola.

Il contenuto è in linea con quanto visto negli anni precedenti dal medesimo produttore: c’è una cover in silicone trasparente per la protezione dello smartphone, il caricatore da parete e il cavo (con dentino viola) per l’agevole e veloce ricarica. Manca, come siamo stati abituati da tempo, un paio di cuffie per l’ascolto della nostra musica preferita.
Una spilletta per l’installazione della nano SIM chiude una buona confezione che però non stupisce, sia per qualità che per ricchezza.

Alimentatore con Huawei SuperchargeParticolare del cavo USB-C


Caratteristiche tecniche e Hardware

Lo smartphone monta un processore di ultima generazione, precisamente il Kirin 980. Grazie alla doppia NPU (Neural Processing Unit), quest’octa-core permette di registrare prestazioni di altissima fascia. Non si riscontra alcun tipo d’incertezza, rallentamento o problematica. La GPU è una deca-core Arm Mali-G76 con clock che raggiunge la ragguardevole frequenza di 720MHz.
Ci sono due versioni differenti in commercio con un taglio di memoria volatile da 6 o 8GB di tipo LPDDR4X a basso consumo e alte prestazioni (2133MHz) e un altresì generoso taglio di memoria interna da 128GB o 256GB di tipo UFS 2.1. Il modello provato è la versione 8GB/256GB.

Lo schermo è un’unità da 6,4 pollici con risoluzione di 2310x1080 FHD+ di tipo IPS LCD, di eccezionale qualità e costruzione a dir poco certosina.
La fotocamera principale è da 12MP F/1.8, mentre la secondaria è da 48MP (IMX586 Emor RS). Frontalmente è presente una Selfie cam da 25MP con HDR.

Particolare del display fullview del view 20

A bordo c’è una batteria a dir poco mostruosa, 4000mAh sono tanti e sono sfruttati dal sistema in modo parsimonioso e intelligentissimo.
La versione del Bluetooth è la 5.0, il Wi-Fi è a doppia banda, ci sono GPS, A-GPS, GLONASS, BeiDou e Galileo.
Sotto il profilo della dotazione tecnica e della qualità delle performance, nella vita quotidiana HONOR V20 non ha niente da invidiare alla concorrenza e riscrive la storia del brand.

  • CPU: Huawei Hi Silicon Kirin 980 Octacore (2 x 2.6 GHz ARM Cortex-A76, 2 x 1.92 GHz ARM Cortex-A76, 4 x 1.8 GHz ARM Cortex-A55) 7 nm 64 bit
  • GPU: ARM Mali-G76 MP10 720 MHz
  • RAM: 6/8 GB LPDDR4X Double Channel 2133 MHz + GPU Turbo 2.0 e Liquid cooling system
  • ROM: 128/256 GB
  • Schermo: 6.4” IPS FullHD Plus (1080 x 2310 pixel) 398 ppi 24 bit, 2.5D, 96% NTSC
  • Fotocamere:
    • Principale: Sony IMX586 Exmor RS 48 MP f/1.8
    • Secondaria: 24.79 MP f/2
  • Batteria: 4000 mAh ai polimeri di litio fast charging 5 V / 2 A
  • Sensori: prossimità, luminosità, accelerometro, bussola, giroscopio, barometro, lettore d’impronte
  • Android: 9.0 Pie + Magic UI 2.0
  • Colori: blu, rosso, nero
  • GPS: GPS, A-GPS, GLONASS, BeiDou, Galileo
  • Networking: LTE Cat 21 (700, 850, 900, 1700, 1800, 1900, 2000, 2100, 2300, 2500, 2600), Wi-Fi 802.11 a/b/g/b/ac Dual Band 2x2MiMO, Bluetooth 5.0, NFC, VoLTE
  • Dimensioni: 75.4 x 156.9 x 8.1 mm
  • Peso: 180 g
  • Altro: Dual SIM dual standby, no radio FM, USB Type-C 3.0 OTG, DisplayPort 1.2 via USB Type-C

Design, schermo e fotocamere

L’aspetto esteriore è singolare. Posteriormente prende vita un concerto di riflessi che disegnano una V o una freccia, mentre la colorazione blu ha un leggero gradiente sui bordi dello smartphone. Moschino firma questa edizione speciale e HONOR ridefinisce il concetto di libertà e grandezza grazie all’adozione dello schermo FullView, affascinante e mai banale, sebbene non sia AMOLED o a matrice OLED.

Il display è un’unità che non primeggia e non batte la concorrenza, che resta solo un passettino dietro questa soluzione con foro incorporato. Mi è dispiaciuto non trovare un sensore per lo sblocco del display incorporato, funzione non indispensabile ma che avrebbe meglio posizionato lo smartphone rispetto ai competitor.
Lo schermo è leggibile alla perfezione sotto la forte luce, merito della luminosità di punta (che il produttore stima sulle 700 candele), ma anche del sensore di luce ambientale. Il software segue alla perfezione quello che facciamo e calibra l’unità sufficientemente bene. C’è la modalità di protezione dalle luci blu e potete anche programmare la sua attivazione.

Honor View 20 ha un ampio display da 7,4 pollici

La disposizione delle due fotocamere posteriori è ben congeniata, ma mantengo una preferenza per quanto visto su Honor Magic 2. I due moduli sono sporgenti e potrebbero andare incontro alla normale usura e urtare qualche superficie rigida di troppo con il passare del tempo.
Frontalmente manca la simmetria fra parte alta e mento dello smartphone, nulla di nuovo... peccato perché mi è sempre piaciuta.

Interfacce sul bordo superioreIl punch hole è utile ed esteticamente gradevole

Particolare della AI camera di Honor View 20

Mi piacciono, e anche tanto, la velocità di accesso allo smartphone attraverso il riconoscimento del viso registrato e la rapidità mostrata dal sensore biometrico posto sul retro.
Sotto questo profilo non c’è nulla di nuovo, ma del resto HONOR in passato aveva già mostrato tutta la sua bravura e costanza.

Le due fotocamere sono efficaci ma non sempre nitidissime. Di fabbrica avrete il software impostato sulla modalità a 12MP e solo in questa vi sarà permesso di utilizzare lo zoom. Attivando i 48MP potrete catturare ogni minimo dettaglio in modo definito, a scanso di avvicinarvi digitalmente.

Le fotografie sono di ottima qualità, potrete impressionare le vostre giornate con o senza luce. La modalità Notte, infatti, agisce in modo superlativo e quindi v’invito a impiegarla sempre e comunque, seppure ci sia una perdita di qualità consistente. Gli scatti in controluce registrano dei flare violacei, nonostante ciò la definizione è sotanzialmente uniforme anche sui bordi dello scatto.

Cosa non mi ha convinto? L’HDR, pur funzionando bene, sovverte il riscontro cromatico della scena, inoltre la velocità di scatto è molto alta ma in alcune occasione l’applicazione Fotocamera non mi ha permesso di scattare. Chiamata in causa, ha semplicemente e ripetutamente dato forfait. Per risolvere il mal funzionamento, ho dovuto riavviare lo smartphone.
Peccato abbia riscontrato questo problema, che, a rigor di logica, dovrebbe essere solo passeggero o al massimo software.


Test

Le prestazioni computazionali e grafiche sono di spessore. Il comparto tecnico non delude in nessun campo merito dei core ARM Cortex A76 del Kirin 980 che, grazie alla litografia a 7nm, assicurano sempre uno spunto brillante senza mai surriscaldare lo smartphone. Basta guardare il punteggio in single-core registrato da Geekbench 4 per averne immediata conferma.

Le capacità di calcolo sono al vertice ma l'elaborazione grafica 3D non è da meno: la Mali G76 non si tira indietro quando è necessario mostrare i muscoli e fare il "lavoro sporco".

Honor View 20 è sempre veloce in qualsiasi scenario d'uso

La presenza di un coprocessore dedicato alle reti neurali non solo accelera l'AI ma solleva anche DSP, CPU e GPU dalla relativa mole di calcoli, migliorando l'efficienza e la reattività del sistema nel complesso.

Quadrant Totale CPU Memoria I/O 2D 3D
- - - - - -
Antutu Totale 3D UX CPU MEM
272336 96314 59846 100698 12011
Geekbench 4 Single-core Multi-core
3368 9962
Vellamo Browser Metal Multicore
9112 4874 6501
GFX Bench Car Chase offs. Manhattan 3.1.1 off.
Manhattan 3.1 off. Manhattan off. T-Rex offs. Tessellation offs. Texturing offs. ALU 2 offs.
1374 1596 1582 2536 3814 4347 8989 MTexel/s 8377
3DMark Ice Storm Extreme Ice Storm Unlimited
Sling Shot
Max 32807 2518
G1 60,8 fps G2 58,6 fps PHY 37,8 fps G1 303,4 fps G2 137,8 fps PHY 57,2 fps G1 12,4 fps G2 9,2 fps PHY 48,6/34,8/22,7 fps
PCMark  Work 2.0 
7657 Web browsing Video editing Writing Photo editing Data manipulation
6954 5729 8386 11490 6854

Batteria, Temperature e conclusione

La batteria da 4000mAh ha una ricarica rapida da 22,5Watt che raggiunge il 55% in circa trenta minuti e il 100% in poco più di sessanta minuti. Le prestazioni sono oltre ogni aspettativa! Si raggiunge sempre e comunque la tardissima serata con uso impossibile, mentre i due giorni sono alla portata di chi abbia un impiego blando e poco concitato.

La ricezione telefonica e dati è granitica. Le chiamate sono chiare, ricche di dettaglio e di qualità nell’ascolto. L’altoparlante di sistema è buono in interni con poco rumore, praticamente non udibile in luoghi minimamente affollati. Non consiglio di usare la chiamata in vivavoce. Il Bluetooth è sempre reattivo e stabile in ogni tipo di situazione.

Usando continuamente lo smartphone non andrete incontro a nessun tipo di riscaldamento superficiale o profondo del suo hardware. La temperatura anteriormente è di 29.4 °C, contenuta e compatibile con tutte le operazioni giornaliere.

Il processore Hisilicon Kirin 980 è fabbricato a 7nm ed ha una perfetta efficienza termica

Honor View 20 è il top di gamma di HONOR e a buon ragione. Bellissimo, elegante e con tutte le migliorie tecnologie che il mercato al momento ha decretato come le funzioni migliori da avere assolutamente sullo smartphone, costa poco più di cinquecento euro. Si scontra direttamente con il OnePlus 6T: ha dalla sua la maggiore trasportabilità, mentre pecca nella funzionalità e bellezza dell’UI.
Perfetto per tutti e a un prezzo democratico.

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