Test

Come vi abbiamo già anticipato, purtroppo al momento molti benchmark da noi solitamente impiegati fino al recente passato non sono compatibili con Windows 8, motivo per cui non è stato possibile svolgere le nostre solite routine di test. I problemi, almeno per quanto riguarda i numerosi tool FutureMark, sembrerebbero legati soprattutto all'incapacità delle versioni più vecchie di rilevare correttamente le informazioni di sistema e per un problema di codec MPEG-2, problema che potrebbe effettivamente affliggere anche gli altri programmi non sviluppati da FutureMark.

Non ci sono invece problemi di compatibilità per l'Indice delle Prestazioni di Windows, il benchmark integrato nel Sistema Operativo Microsoft che però è stato aggiornato per il passaggio a Windows 8, innalzando la soglia di punteggio massimo a 8,9 punti. Il nostro Asus Vivobook S200E ottiene uno score globale di 4,4 per via delle prestazioni con l'interfaccia desktop mentre gli altri comparti sono tutti a cavallo della sufficienza.

Venendo ai nostri test delle capacità di calcolo del processore, il Core i3 a basso voltaggio adottato nel VivoBook s200E ha indubbiamente consentito, assieme agli altri componenti, di raggiungere un'autonomia di 5 ore ma con qualche sacrificio in termine di performance. Osservando i risultati di 7Zip e SuperPI, i nostri soliti test per misurare le performance della CPU sia in ambito single threaded che multithreaded, possiamo infatti notare che essi sono inferiori ma assimilabili a quelli di un Core i5 di due generazioni fa o di un Core i3 della precedente generazione, entrambi a pieno voltaggio (rispettivamente Intel Core i5 di prima generazione ed Intel Core i3 di seconda generazione).

Superpi

7zip

In ogni caso il punteggio ottenuto con la suite PCMark 7, una raccolta di benchmark sintetici atta a testare il sistema nel suo complesso, ridimensiona questo distacco e il VivoBook S200E riesce a raggiungere un punteggio simile a quello ottenibile con portatili di qualche tempo fa di ben altro spessore e costo, relativamente all'epoca ovviamente. Insomma, la piattaforma hardware di cui è dotato questo notebook ultracompatto non sarà di primo livello ma è in grado di assicurare all'utente medio lo svolgimento dei task quotidiani di intrattenimento, lavoro o studio senza troppe rinunce.

PCMark 7

Passando al sottosistema grafico infine, la suite 3DMark conferma che, nonostante i consistenti miglioramenti prestazionali ottenuti dall'IGP Intel HD 4000 nei confronti del predecessore HD 3000, non siamo ancora di fronte a un sistema adatto al gaming, a meno che non siate dei casual gamer che si accontentino di giocare saltuariamente a titoli un po' datatati, ad esempio come Street Fighter IV, che è possibile eseguire con la massima risoluzione ma con un basso livello di dettaglio grafico. Restano invece del tutto esclusi i titoli videoludici di ultima generazione, troppo esosi in fatto di risorse richieste.

3DMark 11

Nessun problema se prendiamo in considerazione operazioni di transcodifica video via hardware dove, grazie alla tecnologia QuickSync di seconda generazione, è possibile ottenere ottimi risultati con un notevole abbattimento dei tempi necessari allo svolgimento delle diverse operazioni o, nel caso in cui si voglia guardare un film o un video in Alta Definizione, riprodotto da fonte locale o tramite streaming Internet. In entrambi i casi infatti l'apporto del decoder hardware è consistente e consente di mantenere al minimo il carico di lavoro gravante sul processore.

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