RaspberryPi, collegato un modulo fotocameraLo Staff di RaspBerry Pi sta testando una nuova versione del proprio microPC dotata di un sensore fotografico da 14 Mpixel che, dalle prime immagini rilasciate, sembra avere una qualità veramente elevata. L'aggiunta potrebbe rendere adatto il RaspBerry Pi per applicazioni di home automation o persino di robotica avanzata, ma è probabile che la versione finale abbia un sensore più modesto, per contenere i costi.


Non è disponibile da molto sul mercato, ma il RaspBerry Pi ha già incontrato un grosso successo di pubblico e anche di critica. Il microcomputer integra semplicemente, nelle dimensioni di una pennetta USB, una piccola scheda madre che ospita un SoC Broadcom BCM2835 composto da un processore ARM1176JZ-F a 700 MHz e da un co-processore multimediale VideoCore IV in grado di gestire anche flussi video fullHD, abbinato a un quantitativo di memoria RAM pari a 128 o 256 MB ed è dotato di lettore di schede multiformato, uscita HDMI e porte Ethernet e USB, il tutto controllato da una speciale versione di Linux ed è particolarmente indicato come media station economica, visto che costa appena 17 euro.

Ma, nelle intenzioni dei suoi sviluppatori, è ormai evidente che si tratta solo del primo passo. In Rete sono apparse alcune foto che mostrano ad esempio una nuova versione, attualmente in fase di sperimentazione, dotata di un sensore fotografico da 14 Mpixel di alta qualità. Il sensore stesso è facilmente collegabile ai pin CSI presenti al centro della mainboard, tramite l'uso di un semplice cavo a nastro e sfrutterà le capacità del co-processore grafico, così da non andare a peggiorare le prestazioni complessive.

Sensore da 14MP e RaspberryPi

Al momento non c'è indicazione riguardo agli eventuali tempi di disponibilità di questo nuovo upgrade, né si sa quanto andrà a incidere sul prezzo finale l'aggiunta di una fotocamera, tuttavia gli sviluppatori hanno dichiarato che, nella versione finale, il sensore potrebbe essere più piccolo rispetto a quello in test, così da contenere i costi.

Secondo lo staff di RaspBerry questa aggiunta farà fare un salto di qualità al proprio microPC, che sarà utilizzabile anche in domotica o addirittura in robotica. Ciò che è certo è che questa nuova e originale start up è già riuscita a rivitalizzare un settore che finora languiva, come testimoniano l'improvviso interesse da parte di Intel, che ha da poco presentato il suo microPC NUC o di VIA, col suo AMOS 3002, anche se in entrambi i casi si tratta di soluzioni più costose e performanti, più specificamente indirizzate al vasto pubblico consumer, che preferisce spendere di più per avere però un prodotto già finito e completamente funzionante, che non andranno quindi più di tanto a incidere sulla nicchia di mercato formata soprattutto da geek, a cui si rivolge invece il RaspBerry Pi.

Via Blogeee

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