Nvidia: la legge di Moore non è più validaPer Bill Dally, vicepresidente di Nvidia, la legge di Moore (molto conosciuta nel mondo informatico) non sarebbe più valida, almeno per quanto riguarda il segmento dei microprocessori.


La legge di Moore è stata formulata da Gordon Moore, cofondatore di Intel, nel 1965. Secondo l'ingegnere, il numero dei transistor in un chip raddoppia tutti gli anni (più tardi, parlò di 18 mesi). Il raddoppio del numero dei transistor implica anche un raddoppio delle prestazioni ogni 18 mesi ed una diminuzione del consumo energetico in parallelo. Di conseguenza, gli ultimi prodotti lanciati sono sempre più performanti pur consumando la stessa energia.

Nvidia Fermi

La legge di Moore si è verificata nel 1980 e 1990, ma secondo Dally da quella data non sarebbe più valida. Per lui, il futuro dell'informatica passa necessariamente dal parallel computing. In altre parole, molti calcoli sono effettuati in parallelo per accelerare le operazioni, ogni unità svolge una piccola parte dell'operazione globale, il tutto in modo simultaneo. Attualmente, il parallel computing si manifesta soprattutto con processori multicore, ma per Dally è necessario fare in modo che ogni core abbia un consumo energetico ottimizzato.

Proprio su questo argomento, Bill Dally e dunque la sua società Nvidia dovrebbero riflettere. Dopo alcuni problemi di surriscaldamento per delle schede grafiche mobile (Nvidia GeForce 8600M, ad esempio), la tecnologia Nvidia Fermi non sembra mantenere le promesse sia in termini di prestazioni sia di consumi energetici.

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