Dadi Perlmutter, Chief Product Officer di Intel, ha meglio chiarito quanto espresso la scorsa settimana dal CEO Paul Otellini: i notebook con Android potrebbero presto scendere fino a 200 dollari.
Notebook a 200 dollari? Certo, è molto probabile, ma saranno basti su sistema operativo Google Android e non Microsoft Windows 8, il cui costo non consente di scendere fino a quella soglia di prezzo. A spiegarlo è stato Dadi Perlmutter, Chief Product Officer di Intel, che ha quindi chiarito meglio le dichiarazioni rilasciate appena la scorsa settimana da Paul Otellini, CEO della stessa azienda. In pratica Perlmutter non contraddice Otellini ma fa notare semplicemente che il CEO non aveva fatto alcun riferimento al sistema operativo utilizzato dai presunti futuri notebook convertibili e touch che costeranno 200 dollari e faranno uso della nuova piattaforma Intel Bay Trail, formata dagli Atom Valley View di nuova generazione.
In realtà comunque anche Perlmutter è possibilista: utilizzare Android come sistema operativo consentirebbe di contenere i costi, dato che Intel possiede già tecnologie che permettono prezzi molto bassi pur garantendo prestazioni soddisfacenti, ma anche i notebook con Windows potrebbero potenzialmente raggiungere gli stessi risultati, solo che questo dipende unicamente da Microsoft e dalla politica di prezzi che sceglierà per il suo OS, anche se per Perlmutter è più facile che i portatili con l'OS di Redmond mantengano un prezzo leggermente superiore.
Il Chief Product Officer del chipmaker di Santa Clara conclude poi dicendo che comunque si attende, per il 2014, che anche i notebook scendano di molto. Secondo le sue previsioni infatti sarà possibile vedere ultrabook convertibili con processori Intel Core Haswell o tablet ibridi con i modelli di fascia alta degli Atom, partire da una fascia di prezzo di 399-499 dollari. E' interessante quindi notare che, per affrontare la crisi delle vendite che sta affrontando in questo periodo il mondo dei computer, secondo Perlmutter bisognerà puntare di più sui form factor convertibili o ibridi, che consentano cioè di avere un unico device che può svolgere sia funzioni di tablet che di laptop.
Un'affermazione che segue lo schema già annunciato recentemente da Intel ma che aggiunge un particolare in più, prima inedito, ossia che molti di questi prodotti faranno appunto uso dell'OS di Mountain View. Un'affermazione dunque che sa tanto di consiglio indiretto nei confronti Microsoft per quanto riguarda la politica di prezzi da adottare, semmai per il prossimo OS. In coda comunque non possiamo fare a meno di notare anche che Perlmutter, abbastanza significativamente, parla di Android e non di ChromeOS, l'altro sistema operativo che Google sta cercando di affermare in ambito mobile: che anche il CPO Intel consideri il secondo troppo limitato, a differenza di Android, più completo e flessibile e quindi potenzialmente adatto anche a device ibridi?