AMD: chip a 32nm entro la fine del 2010AMD ha pianificato il lancio dei suoi primi processori costruiti con processo produttivo a 32 nanometri per la fine del 2010: la produzione delle CPU verrà affidata alla neo joint-venture "The Foundry Company", mentre TSMC produrrà i chip grafici.


L'amministratore delegato di AMD, Dirk Meyer torna a discutere sulla roadmap aziendale, rivelando che l'atteso traguardo del passaggio al processo produttivo a 32 nanometri per la fabbricazione dei propri chip sarà raggiunto entro la fine del 2010. In particolare Meyer ha indicato il quarto trimestre 2010 come periodo di inizio della produzione dei primi prodotti realizzati a 32 nanometri.

AMD Fab

AMD segue dunque da lontano la rivale Intel, che sarà invece in grado di rilasciare le sue prime CPU a 32nm entro il quarto trimestre del 2009. Come sappiamo, AMD è diventata con lo spin-off delle sue attività una compagnia priva di fabbriche: la produzione dei chip verrà infatti affidata in parte alla nuova joint-venture realizzata da AMD e Advanced Technology Investment Company (di Abu Dhabi), ma verrà mantenuto anche il rapporto con TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company), che continuerà a realizzare i chip grafici ATI per l'azienda di Sunnydale. La riorganizzazione permetterà ad AMD di ridurre drasticamente i costi e sostenere meglio l'impatto negativo della crisi economica mondiale.

Il processo produttivo a 32nm garantirà ad AMD la possibilità di realizzare processori più piccoli e più potenti senza dover incrementare il consumo energetico. Meyer ha sottolineato come la roadmap delle piattaforme AMD costituisca un vero e proprio "crescendo": alla recentissima piattaforma AMD Yukon, presentata durante il CES 2009 di Las Vegas, seguiranno infatti nell'ordine Congo, Nile ed Ontario , che progressivamente miglioreranno le performance e l'efficienza energetica, ma saranno protagoniste anche di una riduzione delle dimensioni e dei costi.

Il CEO di AMD coglie anche l'occasione di replicare a chi critica le piattaforme del chipmaker californiano (in particolare quelle dedicate al panorama mobile) per via delle scarse prestazioni offerte nei confronti delle attuali soluzioni Intel: "I consumatori ed i professionisti valutano le performance di un computer per mezzo dei benchmark" osserva Meyer. "Si tratta di un metodo scorretto, poichè i benchmark non riflettono lo scenario di reale utilizzo di un PC da parte dell'utente".

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