Eric Schmidt rifiuta e resta a Google!  Il neo-eletto presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha proposto all'amministratore delegato di Google Eric Schmidt il posto di responsabile tecnologico per il suo governo: ma a Schmidt piace lavorare a Google.


Volente o nolente, Google sembra essere perennemente al centro della cronaca di tutti i giorni nell'ultimo periodo; a tirare in ballo il gigante dell'informatica di Mountain View ci ha pensato addirittura il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama, a cui piacerebbe avvalersi dei servizi di Eric Schmidt, amministratore delegato di Google, come responsabile tecnologico del governo che si insedierà a gennaio. Durante una intervista alla CNCB Schmidt ha indirettamente annunciato la sua decisione, rispondendo alle domande del giornalista Jim Cramer: "Mi piace tantissimo lavorare per Google e sono felice di essere con Google, di conseguenza la risposta è no."

Obama e Schimidt

Nel rifiuto di un ruolo così importante non vi è tuttavia nulla di scandaloso; il CEO di Google è infatti uno dei più noti sostenitori di Obama, e condivide gran parte delle politiche del neo-eletto presidente, tra le quali in particolare l'interesse per le tecnologie ecologiche e per il rispetto dell'ambiente, nel quale Google ha investito notevolmente negli ultimi tempi. I due si sono incontrati più volte durante recenti summit economici, nei quali Schmidt afferma di aver rilevato un particolare "senso di urgenza" di Obama riguardo la crisi economica degli ultimi mesi.

Schmidt ha avuto occasione anche di commentare la questione del web advertising, del quale ci siamo ampiamente occupati in precedenza: dopo l'accordo saltato con Yahoo!, Google rimane l'attore dominante della scena, ma la crisi imporrà dei tagli. "La pubblicità è una delle prime cose che verranno tagliate, ed è quasi sempre un errore, poichè si fa pubblicità per ottenere un guadagno" ha commentato Schmidt, che si aspetta comunque una crescita del settore.

 

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