Pi-Top: notebook con Raspberry Pi stampato in 3DRieccoci con un nuovo progetto pensato e costruito intorno a Raspberry Pi. Questa volta parliamo di un computer portatile da 13.3 pollici con la scheda di sviluppo ARM-based all'interno, che aspetta solo un finanziamento per diventare realtà.


Pi-Top: dietro questo piccolo e "sonoro" nome si nasconde un notebook creato pezzo-per-pezzo da un team di ragazzi londinesi. E' un progetto open-source, che potrebbe piacere ai modder, ai geek e a tutti coloro che seguono con interesse la community di Raspberry Pi perché dentro questo piccolo notebook si nasconde proprio la popolare scheda di sviluppo ARM-based.  Se anche voi, che leggete, siete incuriositi vi consigliamo di visitare il sito ufficiale di Pi-Top o la pagina su Facebook, per avere aggiornamenti sul suo arrivo. Gli sviluppatori hanno promesso una campagna di crowdfunding su Kickstarter a breve e se tutto andrà per il verso giusto, il notebook arriverà sul mercato come kit.

Pi-Top

Ma andiamo con ordine. Pi-Top è dotato di una scheda Raspberry Pi Modello B+, che meglio si presta alle "esigenze" di un computer portatile rispetto alla versione classico. A bordo troviamo un SoC Broadcomm BCM2835, formato da un processore ARM1176JZFS con clock rate di 700 MHz e chipset grafico VideoCore IV, abbinato a 512 MB di RAM. L'header GPIO è a 40 pin, le porte USB sono 4 (e non più 2) e il lettore di memorie SD è stato sostituito da un più comodo slot per microSD di tipo push-push. Come se non bastasse, il connettore RCA viene eliminato per fare spazio a jack audio/video da 3.5 mm. Il sistema operativo è Raspbian OS.

Lo schermo da 13.3 pollici (1366 x 768 pixel), il touchpad, la tastiera e la batteria (che dovrebbe garantire 6 ore di autonomia) saranno forniti, ma separatamente nel kit di montaggio di Pi-Top. Il telaio stampato in 3D (da una Rostock Max V2) è stato diviso in tre parti ed ha richiesto ben 160 ore di lavoro. A questo punto, l'utente avrà tutto il necessario: gli basterà assemblare i componenti nel telaio, connetterli al Raspberry Pi B+, e voilà. Il gioco è fatto. Naturalmente, l'obiettivo dei ragazzi londinesi non è quello di far competere Pi-Top con i notebook standard (non ci sono paragoni!), ma quello di proporlo agli sviluppatori e alle scuole per insegnare agli studenti le diverse fasi di produzione/assemblaggio di un dispositivo hi-tech.

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