Italiani esposti ai rischi del cyber crimineSecondo un recente studio pubblicato dall'Osservatorio Cermes Bocconi e Affinion International, gli italiani sono indifesi (anzi mal protetti) contro i pericoli della Rete. Servono contromisure!


L'ultimo rapporto pubblicato dall'Osservatorio Cermes Bocconi e Affinion International, intitolato "La difesa dei dati personali nel mondo online e offline", fa nascere qualche piccola preoccupazione su Internet e sull'espansione (ormai incontrollata) del cybercrimine, soprattutto in Italia. Lo studio è stato condotto su un campione di 1000 persone, con età compresa tra i 18 e i 75 anni. L'unico obiettivo del lavoro era sapere se "il consumatore italiano protegge davvero le proprie informazioni o sono necessarie delle contromisure/tecniche per proteggere i propri dati".

Cybercrimine

Il rapporto mette in evidenza più categorie di italiani, divise per fasce d'età, zona di residenza e sesso.

  • Il 25% degli intervistati si considera "ottimista". Di solito, sono persone di 50-59 anni (uomini) residenti nel Sud e Nord-Est d'Italia. Non utilizzano Internet e i dispositivi elettronici molto spesso, ma quando lo fanno non adottano particolari misure per proteggere le proprie informazioni.
  • Il 22% degli utenti sono i cosiddetti "consapevoli". Uomini di 18-29 anni e 50-59 anni, sempre residenti nel Sud e Nord-Est d'Italia, più accorti degli "ottimisti" ma non "al sicuro"
  • I "fiduciosi" rappresentano invece il 15% e, in questo caso sono soprattutto donne di 30-49 anni del Nord-Est e Centro.
  • La maggioranza della popolazione però si può classificare come "ansiosa vulnerabile" ed è una bella fetta, il 38%. In questa categoria, troviamo soprattutto donne giovani (18-29 anni) del Nord-Ovest e delle Isole, consapevoli dei rischi su Internet ed attente alla sicurezza informatica, anche se non sempre ben tutelate.

E voi a quale categoria appartenete?

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