Lenovo: tabletop multitouch in sviluppo?Finora il segmento era praticamente dominato da Microsoft con la sua soluzione PixelSense, ma Lenovo potrebbe aggiungersi con una soluzione innovativa che prevede diverse zone sensibili, in modo che più utenti possano interagire contemporaneamente con lo schermo multitouch.


In principio, nel 2007, c'era solo Microsoft Surface, un grande pannello video che, grazie a un complesso sistema hardware/software e ad alcune telecamere, riusciva a rilevare la presenza non solo delle dita ma anche di diversi oggetti sulla propria superficie e ad interagire di conseguenza. Quel progetto si chiama ora PixelSense (Surface indica infatti la nuova famiglia di tablet Windows 8 based del colosso di Redmond) e ne abbiamo visto un'evoluzione qualche tempo fa, SUR40, un nuovo tavolo molto più leggero e sottile, basato su un ampio schermo multitouch da 40 pollici, nato dalla collaborazione tra Microsoft e Samsung.

Lenovo tabletop

Patentbolt, che commenta progetti registrati presso lo U.S. Patent & Trade Office, ha mostrato i disegni dettagliati, depositati durante il primo trimestre del 2011 da Lenovo, di un nuovo device, simile per scopi a PixelSense e SUR40 ma innovativo per quanto riguarda le modalità di funzionamento. Sostanzialmente si tratta di una soluzione hardware/software che rende possibile a più utenti contemporaneamente interagire con la superficie sensibile, senza che l'uno interferisca con gli altri.

Attraverso diverse soluzioni non meglio illustrate tecnicamente il device sarà infatti in grado di identificare anzitutto quante persone ci sono attorno al display e come sono disposte, in seguito dividerà lo schermo in altrettante zone sensibili, ciascuna correttamente orientata e all'interno di essa saranno riprodotte una virtual machine in grado di accettare gesture multitouch, discriminando gli input derivanti dalle zone adiacenti e ignorandoli, ma anche una tastiera e un mouse virtuali e ciascuna zona sarà ridimensionata a seconda dell'ambiente selezionato dall'utente.

Lenovo tabletop

Una variante di questa soluzione prevede invece l'impiego di videocamere e proiettori, per ottenere lo stesso risultato su una superficie verticale, come ad esempio un muro. In questo caso le videocamere identificheranno il numero e il posizionamento degli utenti e in risposta il proiettore riprodurrà per ciascuno di loro l'ambiente prescelto, con il giusto orientamento, mentre le gesture e i movimenti effettuati da ciascun utente saranno tradotti in altrettanti comandi sempre grazie al rilevamento da parte delle videocamere. Al momento però, trattandosi solo di un brevetto, non abbiamo notizie riguardo eventuali tempi di commercializzazione o costi finali.

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