Calore in elettricità per alimentare i portatiliPotrebbe essere la soluzione "verde" definitiva per alimentare tutti i prodotti hi-tech e anche le automobili: all'Università del Minnesota hanno infatti scoperto una lega che riesce a trasformare il calore dissipato in energia elettrica.


Trovare una soluzione ai sempre crescenti consumi energetici imposti dalla tecnologia, dallo sviluppo dell'industria e dalle automobili è ormai l'argomento scientifico all'ordine del giorno, visto che man mano ci avviciniamo all'esaurimento delle riserve petrolifere e l'energia atomica è sempre più accantonata a causa degli alti costi, della produzione di scorie inquinanti e della generale insicurezza delle strutture di produzione. Si parla spesso così di fonti rinnovabili (solare, eolica etc.), purtroppo però in questo ambito la ricerca è ancora piuttosto indietro, per cui il rapporto tra costi e quantità di energia prodotta ne fa ancora soluzioni poco praticabili.

Batteria per notebook

Ecco quindi che la notizia di qualche giorno fa, secondo cui un team di ricercatori dell'Università del Minnesota ha scoperto una lega in grado di trasformare il calore in energia elettrica, assume una certa rilevanza. La lega metallica, chiamata Ni45Co5Mn40Sn10 e composta da nickel, cobalto, manganese e stagno, combinati a livello atomico, sarebbe infatti in grado di produrre elettricità quando viene riscaldata, poiché cambia di stato, diventando magnetica.

Si è pensato quindi che per far aumentare la temperatura di tale lega si potrebbe utilizzare il calore normalmente prodotto da qualsiasi macchina, come scarto secondario del suo lavoro (il calore dissipato da un processore, ma anche quello del tubo di scappamento di un automobile ad esempio). Collegandovi poi una bobina si potrebbe ricavare l'energia elettrica. Una parte dell'energia prodotta andrebbe comunque persa (isteresi), ma i ricercatori hanno dichiarato di essere riusciti a minimizzare la perdita.

Ovviamente il fenomeno del cambiamento di stato è ben noto in campo scientifico, ma la parte interessante riguarda le proprietà specifiche di questa particolare lega, non il fenomeno in sé. I costi di produzione non sono alti e non ci sono effetti secondari deleteri. Questo tipo di fonte energetica infatti è del tutto pulita e non produce inquinanti. Il team dell'Università del Minnesota ha anche dichiarato di star già collaborando con una equipe di chimici, per riuscire a produrre film sottilissimi di questa lega metallica, in modo da poterli impiegare nei portatili e nei computer in generale, ma gli usi sono svariati e potrebbero essere applicati a qualsiasi cosa produca calore durante il funzionamento, che sia la TV o il tostapane. Al momento non c'è ancora una timeline per l'applicazione commerciale di questa soluzione, ma vista la semplicità del procedimento e i costi bassi è possibile che entro un paio d'anni se ne vedano le prime applicazioni.

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