IDF 2010: il futuro è smartInizia il consueto appuntamento con l’Internet Developer Forum. Paul Otellini e David Perlmutter sono i due nomi eccellenti che hanno spiegato i progetti del chipmaker californiano per il prossimo futuro.


Paul Otellini, Presidente e CEO di Intel, ha aperto i battenti dell’Intel Developer Forum 2010. Ricco il programma che spazia dai processori Sandy Bridge alla nuova tecnologia WiDi, e molto altro.

IDF 2010

I primi dati forniti da Otellini hanno riguardato la crescita esponenziale dei device cosiddetti Internet-connected ovvero che fanno intenso utilizzo dell’accesso alla rete. Tra questi dispositivi si contano i tablet, gli smartphone e i sistemi portatili, soltanto per fare un esempio. Otellini ha spiegato che il mercato dei personal computer è cambiato negli ultimi anni, favorendo lo sviluppo di nuove tecnologie e di un nuovo modo di vivere l’elettronica di consumo a 360 gradi. Secondo le proiezioni in suo possesso, il CEO Intel ha stimato che, nei prossimi 4 anni, il numero di device connessi ad Internet duplicherà. Sparirà il concetto di “un computer per famiglia” per lasciare il posto a quello di “uno o più device per singolo utente”.

Device con nuove CPU Intel

A tal proposito è stato evidenziato il cambiamento che l’azienda ha saputo sperimentare nel corso degli anni per rispondere a qualunque esigenza, arrivando ad offrire alla propria clientela, non solo processori, ma una larga fascia di prodotti hardware e software abbinati a specifici servizi e piattaforme. Tutto questo poggia su tre pilastri fondamentali dai quali non si può prescindere: la sicurezza, baluardo dei tempi moderni, l’efficienza energetica, altro tema caldo e, per l’appunto, l’estrema integrazione con la rete Internet.

Crescita CPU Intel

Con il passaggio dalla tecnologia costruttiva a 65 nanometri a quella a 32 nanometri e alla prossima a 25 nanometri, l’efficienza energetica ha potuto realizzare un grande passo in avanti, arrivando a realizzare CPU con una superficie estremamente modesta ed una potenza elaborativa enorme. Ma anche la sicurezza, con le connessioni wireless e con i problemi legati alla privacy e alla gestione dei dati personali, rappresenta oggi una sfida importante per Intel. Tutto questo è subordinato ad un'attenta analisi di piattaforme e servizi integrati per rendere l’utente libero di sperimentare l’accesso ad informazioni e a qualunque forma di comunicazione senza incontrare difficoltà e raggiungendo, sin da subito, il risultato desiderato.

Intel Sandy Bridge

Uno dei progetti più rilevanti, ha spiegato Otellini, è senza alcun dubbio la realizzazione dei processori Sandy Bridge, con grafica integrata compatibile con le librerie DirectX10.1, capaci di prestazioni fino a 25 volte superiori rispetto alla generazione precedente. In questo modo, Intel diventerà competitiva rispetto alle soluzioni grafiche discrete prodotte dai colossi nVidia e AMD.

Il futuro è smart

Per il CEO di Intel, dunque, il futuro è “smart”, ricco di dispositivi sempre connessi capaci di rendere possibile qualunque comunicazione e di interagire con tutte le tecnologie offerte dal panorama attuale. Ma l’attenzione dell’azienda è concentrata anche sugli sviluppatori, ai quali Intel intende offrire una base di partenza solida ed efficiente, e sulle aziende e sui datacenter che potranno beneficiare di maggiore potenza accompagnata da ingombri sempre più ridotti.

Keynote Perlmutter

Perlmutter ha proseguito la presentazione iniziata da Otellini ed ha parlato di sogni riferendosi ad un desidero della sua bambina di registrare i suoi sogni. Ognuno di noi sogna. Questo si traduce, in ambito tecnologico, nel fatto che idee innovative devono poi essere accompagnate dalla capacità di realizzarle. E se il cervello umano conta circa 100 miliardi di neuroni, è possibile che tra una decina d’anni, i processori riusciranno ad integrare lo stesso numero di transistor considerando che Sandy Bridge arriva a ben 1 miliardo. Questo confronto, ovviamente per certi versi provocatorio, tra cervello umano e tecnologia, richiama scenari di integrazione dall’elevato impatto emotivo. Ma la vera sfida consiste nel creare interfacce efficienti e semplici da utilizzare, che consentano una immediata immersione nella potenza della tecnologia, senza troppe difficoltà.

Intel Sandy Bridge

Perlmuller ha mostrato un esempio di interfaccia, sviluppata da GestureTek, la quale, attraverso una camera 3D,  riesce a comprendere i gesti dell’utente posto di fronte ad essa. Ovviamente Sandy Bridge produrrà un miglioramento nelle prestazioni di tale soluzione e, la riduzione del costo delle videocamere 3D, darà la spinta per una diffusione di massa di sistemi analoghi.

Processori Sandy Bridge

Sono molte le novità introdotte con Sandy Bridge, a partire dalla tecnologia Turbo 2.0, una sorta di evoluzione della nota Turbo Boost che gestisce l'allocazione delle risorse in base alle necessità computazionali contingenti. I processori Sandy Bridge integrano, infatti, numerosi bus ad alta velocità e bassa latenza che collegano i vari core e i vari componenti in gioco. Scopriamo così che, inizialmente, sarà prevista una piedinatura da 1155 pin e che queste CPU verranno abbinate a chipset 6-Series.   

IDF 2010

E non poteva mancare una demo che mostrasse le performance delle nuove soluzioni Intel. La dimostrazione ha riguardato la conversione di video a 1080p, che ha richiesto una manciata di secondi, indubbiamente meno di quanto ci abbiano abituati i processori Intel Core i7. Un'altra demo ha focalizzato l’attenzione sulle istruzioni AVX (Advanced Vector Extensions) che intervengono nel rendering di scene complesse riducendo i tempi di elaborazione.  

I nuovi chip sviluppati da Intel saranno basati sulla innovativa microarchitettura a 32 nanometri e sfrutteranno transistor con gate metallici ad alta costante k (high-k) di seconda generazione. Tutto questo in un’ottica di incremento delle prestazioni e dell’efficienza e della riduzione dei consumi, caratteristiche che il chipmaker californiano intende estendere anche ai datacenter e ai dispositivi embedded rispondendo ad un progressivo e marcato cambiamento delle aziende.

Intel Ivy Bridge

A seguire, Perlmutter ha effettuato la prima dimostrazione pubblica del processore Intel di nuova concezione dedicato a sistemi server multi-processor, conosciuto come Westmere-EX e basato su architettura Nehalem. Intel sa bene che gli utenti, oggi, cercano una esperienza tecnologica affidabile a capace di offrire elevate prestazioni per l’intrattenimento e per la produttività. In questo senso, il colosso californiano, è impegnato nello sviluppo di soluzioni sempre più integrate e capaci di soddisfare qualunque esigenza, dall’editing video al gaming, dalla multimedialità ad utilizzi più specifici ed impegnativi che riguardano, ad esempio, la determinazione del flusso veicolare, la ricognizione di elementi e strutture in uno scenario reale e molto altro.

Da non dimenticare, poi, settori estremamente sensibili alle capacità elaborative come possono essere quelli legati all’analisi e all'elaborazione di segnali o alla gestione del controllo di procedure industriali e su larga scala. Il settore dei server vedrà protagonista Sandy Bridge già a partire dal 2011 con le prime soluzioni SB-EP e SB-H2. Nell’immediato futuro, Intel è pronta al lancio di Sandy Bridge EX e delle soluzioni Ivy Bridge.

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