Samsung ha deciso di separarsi dalla sua "divisione hard disk" e cederla a Seagate, con cui ha raggiunto un accordo. L'operazione è costata 1.375 miliardi di dollari ed uno scambio di favori.
Lo scopo dell'azienda coreana è quello di far rientrare del denaro per poterlo poi investire in settori "promettenti" del mercato. E' possibile che Samsung voglia concentrarsi sul segmento delle TV o dei chip di memoria SSD ad esempio, tenendo conto che i risultati comunicati evidenziano un utile netto di 2.67 miliardi di dollari al primo trimestre 2011, in calo del 34% su un anno. Samsung rende ufficiale l'acquisizione della divisione hard disk da parte di Seagate, fornendo alcuni dettagli.
L'operazione ammonta a 1.375 miliardi di dollari, di cui 687.5 milioni di dollari in azioni (e questo rappresenta il 9.6% del capitale di Seagate), ed il resto in contanti. Di contro, Samsung ottiene un posto al consiglio di amministrazione di Seagate. In realtà, Samsung continuerà ad essere presente nel settore degli hard disk, in quanto lavorerà in collaborazione con Seagate nell'elaborazione di prodotti futuri. Si prevede che l'azienda coreana fornisca al suo nuovo partner i chip di memoria Flash NAND per i prossimi SSD Seagate.
D'altra parte, Seagate fornirà hard disk a Samsung per i suoi computer portatili. Grazie a questa acquisizione, Seagate vedrà aumentare le sue quote di mercato nel settore degli HDD dal 29% al 40%. Western Digital resterà tuttavia leader del settore con il 50% delle quote di mercato, in espansione con l'acquisizione della divisione hard disk di Hitachi. L'Antitrust americano ed internazionale, adesso, dovrà convalidare l'accordo che sarà portato a termine entro la fine del 2011. L'anno prossimo quindi, il settore avrà solo due attori (Seagate e Western Digital) che rappresentano insieme il 90% del mercato, Toshiba e Fujitsu si dividono il resto. Speriamo che il consumatore finale non sarà danneggiato da questo accentramento.