Gli italiani preferiscono YouTube ai giornaliStretta fra blog, portali online, social network e Youtube, la carta stampata è sempre più in ombra. La crisi dei media tradizionali fotografata dal rapporto Censis/Ucsi.


Nonostante per qualcuno siano ancora soltanto fenomeni preoccupanti da arginare con ogni mezzo, i media online - blog, portali, social network come Facebook e servizi di condivisione di risorse come Youtube - sono diventati una risorsa indispensabile tanto per il business quanto per l'informazione. La conferma arriva dal rapporto annuale Censis/Ucsi che mette in cifre la crisi della carta stampata a vantaggio dell'informazione digitale.

Youtube

Nel volgere di un anno i lettori di riviste cartacee e giornali sono diminuiti circa del 5%, passando dal 65,1% al 60,7%. Il dato è di gran lunga peggiore se si considera che è aumentata considerevolmente la fetta di lettori di free press: coloro che acquistano un quotidiano in edicola sono diminuiti del 54,8%! Altrettanto significativo il calo dei lettori di periodici.

Tengono botta, invece, i libri (pressoché stabili) e la televisione, sempre più utilizzata anche come strumento di informazione. Anche quest'ultima, però, risente della concorrenza dei nuovi media ed in particolare di Youtube, che spadroneggia fra i giovani con picchi del 90% e riesce a fare breccia anche fra gli adulti (circa 60%).

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